REPORT ATTIVITA’ OTTOBRE

COMMISSIONE LIBE:  in Commissione é stato votato ed approvato il rapporto (di cui sono relatrice) sulla lotta alla criminalitá organizzata e corruzione. Viene definito in ambito europeo il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, che ricalca la definizione disciplinata dall´articolo 416 bis del codice penale italiano. Con questo rapporto abbiamo chiesto alla Commissione, tra le altre cose: l´introduzione di una definizione comune europea di reato di criminalitá organizzata  e la previsione di un reato analogo all´associazione a delinquere di stampo mafioso; l´estensione dell´operativitá della confisca e impegno per un uso sociale dei beni confiscati alla criminalitá organizzata;  il rafforzamento della lotta alle ecomafie e ai reati “emergenti”, quali il traffico illecito di rifiuti, il traffico illecito di opere d´arte e di specie protette;  la maggiore tutela giuridica per il “whistleblowing” il fenomeno che  riguarda chi segnala o denuncia casi di corruzione o abusi nei luoghi di lavoro; il daspo per i condannati (chi ha subito una sentenza definitiva per reati associativi non puó lavorare con la pubblica amministrazione né puó essere eletto nelle istituzioni). Si è tenuto il primo incontro con i relatori ombra e la Commissione europea sul rapporto legislativo di cui sono relatrice, concernente la procedura comune di asilo. Sono stati analizzati insieme alla Commissione i primi articoli del testo, relativi alle disposizione generali, diritti e obblighi dei richiedenti e ai colloqui personali. L’obiettivo della proposta avanzata dalla Commissione è quello di stabilire una procedura comune di asilo passando  dall’attuale direttiva ad un regolamento,  dunque un testo vincolante che dovrà essere applicato da tutti gli Stati membri. E’ stato votato il rapporto di cui sono stata relatrice ombra: “istituzione di un meccanismo UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali”, finalizzato ad avere un quadro che consenta all’Unione di affrontare non soltanto le violazioni di talune sue normative specifiche, bensì anche il rischio di gravi minacce ai diritti fondamentali. Si è discusso della  direttiva (PIF), uno strumento essenziale nella lotta alla frode, alla corruzione, al riciclaggio di denaro e ad altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell’UE e che dovrá costituire la base giuridica della costituenda Procura europea (EPPO): i negoziati tra  Consiglio e Parlamento sono attualmente bloccati; per quanto riguarda il tema asilo ed  immigrazione, gli arrivi continui hanno interessato soprattutto l´Italia ma i propositi di intensificare la ricollocazione continuano a rimanere dichiarazioni di intenti. Si é riunito l’Asylum Contact Group, composto da 8 deputati europei che si occuperanno della riforma del Sistema Europeo Comune di Asilo. La finalità principale dell’Asylum Contact Group sarà quella di coordinare i lavori sulle diverse proposte della Commissione Europea che saranno esaminate dal Parlamento Europeo.

Si é relazionato sullo stato di avanzamento della riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS) costituita da un pacchetto di tre direttive e due regolamenti. Il regolamento di Dublino é il perno intorno a cui ruota il funzionamento del CEAS ma la proposta arrivata dalla Commissione europea non ha recepito l´indicazione del Parlamento di istituire un sistema centralizzato di domande di asilo e ha lasciato immutato il principio in base al quale i primi paesi di arrivo sono i principali responsabili per ció che riguarda la gestione dei flussi, l´accoglienza, l´esame delle richieste di asilo ecc. . Si é discusso inoltre il rapporto sull´istituzione di un elenco comune dell’UE di paesi di origine sicuri ai fini delle procedure comuni per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale (l´inserimento nella lista consente un piú rapido trattamento delle domande di asilo presentate da persone provenienti da paesi designati sicuri). Altri temi trattati in Libe hanno riguardato la lotta contro il terrorismo, la conclusione dell’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e alcuni paesi terzi; scambio di informazioni, sistema di allarme rapido e procedura di valutazione dei rischi sulle nuove sostanze psicoattive; codice di condotta per combattere l’illecito incitamento all’odio online (insieme a Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft, la Commissione europea ha presentato un codice di condotta per combattere la diffusione di violenza e odio online); norme di diritto civile sulla robotica (tutte le tecnologie della robotica e dell’intelligenza artificiale devono essere sviluppate e utilizzate nel rispetto dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). Come coordinatrice il Libe del gruppo EFDD, ho partecipato ai consueti incontri tra coordinatori dei gruppi politici per la preparazione delle attività della Commissione.

COMMISSIONE JURI: si è svolta una presentazione da parte della Società Europea di Storia giuridica comparata, ovvero dalla società che riunisce professori specializzati di diverse università europee, al fine di migliorare la comprensione della storia legale e superare la segregazione geografica che vige nella dottrina giuridica contemporanea europea e nelle organizzazioni professionali. Sono stati presi in esame gli emendamenti presentati alla relazione di Jean-Marie Cavada sulla trasferibilità transfrontaliera di servizi di contenuti online e al progetto di relazione di Tadeusz Zwiefka sugli aspetti transfrontalieri di adozioni. Vi è stato uno scambio di opinioni con il Servizio giuridico sul distacco dei lavoratori per la prestazione di servizi.

E’ stato presentato lo studio sull’impatto delle auto senza conducente su questioni di responsabilità transfrontaliera. Si sono svolti i dibattiti sulla composizione dei gruppi di esperti della Commissione, sul miglioramento dell’accesso ai farmaci e sull’applicazione delle leggi a tutela dei consumatori. La Commissione  si è occupata, come di consueto, di verifica dei poteri, di controversie che coinvolgono il Parlamento e di immunità parlamentari.

Si è svolta una presentazione da parte del Servizio giuridico, ospitata dalla commissione per il commercio internazionale, sulla compatibilità con i trattati delle disposizioni degli accordi commerciali dell’UE relative alla risoluzione delle controversie in materia di investimenti.

La Commissione ha adottato le relazioni su responsabilità, risarcimento e garanzie finanziarie per le operazioni in mare nel settore degli idrocarburi, sull’applicazione del procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento e sulla dichiarazioni d’interessi dei commissari – Linee guida. Sono state inoltre approvati il parere su una politica dell’UE coerente per le industrie culturali e creative, e sulla revisione generale del regolamento del Parlamento europeo.

E’ avvenuta un’ audizione congiunta con la commissione per i diritti e l’uguaglianza di genere femminile sulle prospettive di diritto internazionale pubblico sul perseguimento dinanzi alle giurisdizioni internazionali dei reati commessi dal Daesh nei confronti di donne e ragazze.

PLENARIA: anche a Strasburgo è stato votato a larga maggioranza il rapporto sulla lotta alla criminalità e corruzione di cui sono stata relatrice.  Nel rapporto del Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto alla Commissione europea, tra le altre cose, sei fondamentali punti: 1) l’introduzione di una definizione comune europea di reato di criminalità organizzata e la previsione di un reato analogo all’associazione a delinquere di stampo mafioso. 2) l’estensione dell’ambito di operatività della confisca e impegno per un uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. 3) il rafforzamento della lotta alle ecomafie e ai reati «emergenti», quali il traffico illecito di rifiuti, il traffico illecito di opere d’arte e di specie protette. 4) la maggiore tutela giuridica per il “whistleblowing” (il fenomeno che riguarda chi segnala o denuncia casi di corruzione o abusi nei luoghi di lavoro), i testimoni ed i collaboratori di giustizia. 5) il daspo per i condannati: chi ha subito una sentenza definitiva per reati associativi non può lavorare con la pubblica amministrazione né può essere eletto nelle istituzioni. 6) la richiesta di pene più severe per i manager e le banche coinvolte nel riciclaggio di denaro”. A differenza degli altri mesi si sono svolte ben due sessioni plenarie i cui tempi sono stati scanditi, come di consueto, da dibattiti e votazioni. I temi principali in cui sono intervenuta hanno riguardato: procura europea ed Eurojust (è stata rimarcata l’importanza di estendere, come previsto dall’articolo 86 TFUE, le attribuzioni della Procura europea alla lotta contro altre forme di criminalità grave, anche di tipo mafioso, che presentano una dimensione transnazionale); commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura o per altri trattamenti o pene; patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell’ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell’ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d’arresto europeo (adozione della direttiva sull’ammissione al patrocinio legale a spese dello Stato, di cui sono stata relatrice ombra); attuazione del regolamento riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari; relazione annuale 2014 sul controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea; sicurezza interna dell’Unione – progressi nell’attuazione delle misure di sicurezza adottate e sfide future (la cooperazione transfrontaliera di polizia e giudiziaria è caratterizzata da procedure eccessivamente lunghe e burocratiche, che ne ostacolano l’efficienza con conseguenze gravi in termini di sicurezza interna dell’Unione. Occorre rafforzare la cooperazione, la condivisione delle informazioni tra Stati membri, garantendo delle procedure comuni, l’ammissibilità reciproca delle prove e utilizzando squadre investigative comuni); meccanismo UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali (rapporto in cui sono stata relatrice ombra); politiche e azioni dell’UE per proteggere i minori nel contesto della migrazione; conclusioni della riunione del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016.

TERRITORIO: Numerose sono state le attività sul territorio nel mese di ottobre.

Ad inizio ottobre ho avuto l’onore di inaugurare, in qualità di relatrice, l’Anno Accademico della facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria: in tale occasione ho avuto così la possibilità di presentare agli studenti, alle autorità presenti ed a tutti gli intervenuti, il nostro report di iniziativa legislativa sul tema del contrasto alle mafie ed alla corruzione in ottica europea. Nella stessa giornata, che ha avuto il Patrocinio del Parlamento Europeo, ho poi partecipato alla tavola rotonda dedicata alla stessa tematica ed in cui hanno relazionato altresì docenti universitari, magistrati, funzionari europei ed addetti ai lavori.

Successivamente sono stata a Venezia per partecipare ad un incontro sempre incentrato sul tema della lotta alla corruzione.

Costante è poi l’attenzione sui problemi legati all’immigrazione: di ciò e delle nostre proposte per migliorare l’attuale sistema si è parlato in un incontro svoltosi a Padova a fine ottobre, dove si è tenuto un corso di formazione rivolto ad attivisti dei MU del Veneto.

Con un’interrogazione alla Commissione Europea ho denunciato ancora una volta le criticità legate alla gestione dei fondi indiretti da parte della Regione Calabria: nello specifico abbiamo chiesto chiarezza su un finanziamento da 4 milioni di euro destinato ai giovani imprenditori calabresi ma che ad oggi non ha avuto ancora alcun esito.

Con gli altri portavoce calabresi abbiamo sollecitato l’intervento della Regione Calabria e delle autorità competenti per risolvere il problema abitativo creatosi a Rosarno, dove alcune famiglie di italiani senza casa sono state costrette per necessità ad occupare abusivamente dei nuclei abitativi destinati all’alloggio dei migranti.

Infine, nell’ambito delle iniziative legate al referendum costituzionale del prossimo dicembre, ho partecipato ad un partecipatissimo incontro organizzato a Cosenza dagli attivisti di Rende e Cosenza in cui insieme al filosofo Diego Fusaro ed ad altri ospiti abbiamo spiegato le ragioni del nostro NO alla riforma costituzionale proposta.

Sono avvenuti, inoltre, gli incontri del Gruppo EFDD, della delegazione italiana del M5S,  di cui sono capogruppo e si sono svolte le attività delle delegazioni Eurolat, Eu-Chile ed ACP. Di varia natura sono state le questioni che ci hanno sottoposto i cittadini.

Un abbraccio,

Laura

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