Report attività parlamentare – Giugno 2018

COMMISSIONE LIBE

Anche in questo mese si sono susseguite le riunioni per lo svolgimento delle consuete attività di commissione consistenti in dibattiti, scambi di opinioni, votazioni su progetti di relazione, presentazione di emendamenti e audizioni. Tra le novità di questo mese vi è la decisione dei coordinatori dei gruppi politici della commissione LIBE, i quali hanno convenuto di istituire un gruppo di lavoro con un mandato generale per monitorare la situazione relativa allo stato di diritto e alla lotta contro la corruzione all’interno dell’UE, esaminando situazioni specifiche. Sono stata chiamata a farne parte. Come gruppo, avremo in particolare il compito di  monitorare ed esaminare aspetti legati allo stato di diritto e alla lotta contro la corruzione, quali l’indipendenza del sistema giudiziario e delle forze dell’ordine, la libertà dei media e la protezione dei giornalisti investigativi, il contrasto alle frodi e riciclaggio di denaro, raccomandando azioni specifiche, come audizioni, missioni, incontri con le parti interessate. Al momento l’attenzione è concentrata su Malta e Slovacchia in seguito agli omicidi della blogger maltese e giornalista Daphne Caruana Galizia e del giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata.

Kulian King, il Commissario per l’unione della sicurezza, incaricato anche della lotta contro il terrorismo e criminalitá organizzata, ha esposto in Libe il nuovo pacchetto sulla sicurezza che prevede misure volte a ridurre il margine di manovra dei terroristi e altri criminali, rendendo loro più difficile progettare ed eseguire i propri disegni criminosi. Il pacchetto comprende misure legislative dirette a migliorare l’accesso transfrontaliero alle prove elettroniche e alle informazioni finanziarie ai fini delle indagini e delle azioni penali, segnatamente per i reati gravi, rafforzando inoltre la cooperazione tra le unità di informazione finanziaria e le autorità di contrasto. Comprende inoltre misure operative per impedire l’accesso di terroristi e altri criminali alle armi da fuoco importate e ai precursori di esplosivi che possono essere impropriamente utilizzati per la fabbricazione di esplosivi artigianali, come sperimentato in vari attentati recenti. Infine, una proposta legislativa volta a migliorare la sicurezza delle carte d’identità e dei titoli di soggiorno nazionali renderà molto più difficile per i terroristi e altri criminali abusare di tali documenti o falsificarli per entrare o spostarsi nell’UE. Il recente uso di mezzi informatici per manipolare i comportamenti, aggravare le divisioni della società e sovvertire i sistemi e le istituzioni democratici ha messo ulteriormente in rilievo l’esigenza di mantenere strumenti che consentano di attribuire la responsabilità delle azioni online, senza che ció costituisca un bavaglio alle alla rete e alla libera circolazione di idee ed informazioni. Pertanto, anche il contrasto alla criminalità informatica e il rafforzamento della cibersicurezza rimane una priorità di azione per l’UE.

Si è discusso di un rapporto di iniziativa sulle norme minime per le minoranze nell’Ue. Viene definito meglio il concetto di “minoranza nazionale”, inteso come un gruppo di persone in uno Stato che risiede nel territorio di tale Stato, mantiene in modo duraturo i legami con questo Stato, mostra caratteristiche etniche, culturali, religiose o linguistiche distintive ed è motivato da una preoccupazione di preservare ciò che costituisce la propria identità comune, compresa la propria cultura, tradizione, religione o lingua. In questo rapporto vengono individuati strumenti normativi comuni per affermare i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche, considerati parte integrante dei diritti umani, universali, indivisibili e indipendenti. Nel rapporto viene evidenziato come la tutela e la promozione dei diritti delle minoranze sia essenziale per la pace, la sicurezza e la stabilità nonché per la promozione della tolleranza, del rispetto e della comprensione reciproci e della cooperazione tra tutte le persone che vivono nel loro territorio.

Sono continuati i lavori sulla proposta che istituisce un quadro per l’interoperabilità tra i sistemi di informazione dell’UE (frontiere e visti) e la proposta che istituisce un quadro per l’interoperabilità tra i sistemi di informazione dell’UE (cooperazione giudiziaria e di polizia, asilo e migrazione). L´obiettivo é rafforzare e migliorare i sistemi informatici dell´Unione europea, l’architettura dei dati e lo scambio di informazioni delle diverse banche dati nel settore della gestione delle frontiere, delle attività di contrasto e della lotta al terrorismo.

Tra i principali argomenti trattati, per quanto riguarda il tema della protezione dei dati, facendo seguito a quanto si era deciso a maggio, in LIBE sono state organizzate altre due audizioni sul caso Facebook / Cambridge Analytica, con un focus sulle conseguenze effettive e sulle possibili soluzioni. Tra i relatori vi erano anche Carole Cadwalladr (giornalista del Guardian, che ha portato alla luce la vicenda dello scandalo Cambridge Analytica) e Christopher Whylie (il whistle-blower, ex direttore della ricerca presso la Cambridge Analytica). E’ stata prestata particolare attenzione alle implicazioni sulla privacy e sulla protezione dei dati (compresa la giurisdizione applicabile), il presunto impatto sulla formazione del consenso nei processi elettorali, la fiducia dei consumatori per quanto riguarda le piattaforme online ( in particolare Facebook) e la sicurezza informatica.

E´stata votata la proposta di risoluzione sullo scudo UE-USA per la privacy ( EU-US Privacy Shield), riguardante gli scambi transatlantici di dati personali a scopo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti d’America. La risoluzione ha preso atto dei miglioramenti e degli sforzi delle autorità statunitensi nonché delle importanti questioni irrisolte individuate in passato, per quanto riguarda la sicurezza commerciale, applicazione e aspetti istituzionali dello scudo per la privacy. Tuttavia si evidenzia che la Commissione e le autorità competenti degli Stati Uniti non abbiano predisposto alcun piano d’azione per affrontare quanto prima le carenze individuate. Infine, si ritiene che attualmente lo scudo per la privacy non offra l’adeguato livello di protezione richiesto dal diritto dell’Unione e dalla Carta dell’UE. La Commissione e le autorità statunitensi devono adottare tutte le misure necessarie per garantire il rispetto della legislazione dell’UE senza indugio ed è stato chiesto alla Commissione di sospendere lo scudo per la privacy se le autorità statunitensi non si conformeranno.

Sul fronte immigrazione è stata discussa la proposta riguardante l’approvazione del patto globale (“Global Compact”) per una migrazione sicura, ordinata e regolare a nome dell’Unione europea.  Poichè la migrazione è un fenomeno globale che richiede soluzioni globali basate sui principi di solidarietà e di responsabilità condivisa, si terrà una conferenza intergovernativa in Marocco dal 10 all’11 dicembre 2018, la quale adotterà il patto globale sulla migrazione, come previsto nella risoluzione 72/244 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 24 dicembre 2017.

Il Ministro greco per l´immigrazione, Dimitrios Vitsas, è venuto in Libe per sottolineare il ruolo del Parlamento nella riforma del CEAS e l’urgenza di avviare i triloghi. Ha sottolineato la necessità di rispettare la legge internazionale sui rifugiati e di creare percorsi legali e sicuri, incluso il reinsediamento, come strumento principale contro la tratta di esseri umani. Ha affermato che i flussi verso la Grecia sono attualmente stabilizzati ma che permangono criticitá su alcune isole. Sono stati aumentati i posti per l´accoglienza  e che 1643 rimpatri forzati e più di 20.000 volontari sono stati effettuati negli ultimi 2 anni e mezzo.

Si è avuto uno scambio di opinioni con il primo vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans sulla situazione dello stato di diritto in Polonia ed è  stata votata la relazione su una proposta che invita il Consiglio a stabilire, a norma dell’articolo 7, paragrafo 1, TUE, l’esistenza di un chiaro rischio di grave violazione dei valori su cui è fondata l’Unione da parte dell’Ungheria.

Per quanto riguarda il tema dei diritti umani si sono svolte due audizioni. In una è stato esaminato in che misura la tratta di esseri umani  è collegata a flussi migratori verso l’UE, concentrandosi su donne e bambini, compresi i minori non accompagnati, vittime privilegiate di abusi, prostituzione, sfruttamento attraverso varie attività criminali. La seconda ha riguardato il Niger, partner nelle attività di cooperazione dell’ UE per la questione migratoria, della sicurezza e dello sviluppo in una vasta area del continente africano a sud della Libia. Inoltre è stata trattata la Relazione annuale 2017 sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Molto spazio è stato dato alla promozione dei diritti sociali e dell’equità nell’Unione (condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’UE, integrazione degli obblighi esistenti e creazione di nuove norme minime per garantire a tutti i lavoratori, compresi i lavoratori precari, maggiore prevedibilità e chiarezza per quanto riguarda le loro condizioni di lavoro).

COMMISSIONE JURI

La riunione di giugno della commissione affari legali del Parlamento europeo si aperta con alcune questioni trattate in camera di consiglio (esame di un caso di immunità parlamentare, contenziosi che coinvolgono il Parlamento europeo, e verifica dei poteri di parlamentari subentranti). Ma il tema del giorno era sicuramente il voto sulla relazione dell’on. Voss (PPE) sulla proposta di direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale. Si è trattato di una votazione che ha fatto seguito ad un dibattito molto accesso che ha spaccato la maggioranza PPE – PSE e che ció nondimeno ha portato all’approvazione della proposta del relatore grazie ai voti di alcuni deputati socialisti e liberaldemocratici.

Nel corso della riunione è stata anche approvata la relazione di iniziativa sulle stampanti 3D, in merito alla quale mi sono soffermata nei report precedenti, nonché la relazione di iniziativa recante raccomandazioni alla Commissione concernenti uno statuto per le imprese sociali e solidali.

Inoltre è stata votato anche il progetto di relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, la seconda opportunità e misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai debiti, e che modifica la direttiva 2012/30/UE.

A fine mattinata è stata presentata la proposta di parere destinato alla commissione per l’occupazione e gli affari sociali sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea, di cui ho parlato nel report di maggio.

La prima parte del pomeriggio è stata dedicata, in particolare, all’esame dei candidati alla carica di direttore esecutivo dell’ufficio europeo per la proprietà intellettuale.

Successivamente è stata esaminata la proposta di direttiva riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione. Si tratta, in pratica, della prima proposta normativa a livello di UE in materia di protezione dei c.d. whistleblowers, ovvero coloro che segnalano (all’interno dell’organizzazione interessata o a un’autorità esterna) o divulgano (al pubblico) informazioni concernenti atti illeciti ottenute in un contesto lavorativo, contribuiscono a prevenire danni e ad individuare minacce o pregiudizi al pubblico interesse che non verrebbero altrimenti alla luce. I whistleblowers, come è noto, sono spesso poco inclini a segnalare nel timore di ritorsioni. Per tali ragioni è molto importante garantire una protezione efficace agli informatori ai fini della salvaguardia del pubblico interesse.

Altresí importante è stato lo scambio di opinioni sulla proposta di direttiva relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE. La proposta in questione mira a modernizzare e sostituire la direttiva 2009/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa a provvedimenti inibitori a tutela degli interessi dei consumatori1 (“la direttiva relativa a provvedimenti inibitori”).

Sono stati anche esaminati gli emendamenti alla relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla legge applicabile all’opponibilità ai terzi della cessione dei crediti.

È stata poi presentato e discusso il progetto di parere dell’on. Lebreton destinato alla commissione per il commercio internazionale su come gestire meglio la globalizzazione: aspetti commerciali.

La sessione del 21 giugno si è aperta con un hearing sui nuovi strumenti del diritto commerciale. A seguire vi è stato uno scambio di vedute sulla proposta di regolamento che istituisce l’Autorità europea del lavoro. L’istituzione di questa Autorità è stata proposta dal presidente della Commissione UE Juncker, al fine di garantire l’applicazione equa, semplice ed efficace delle norme dell’UE in materia di mobilità dei lavoratori.

In concreto, all’Autorità sarà assegnata una serie di compiti operativi consistenti in: fornitura di servizi e informazioni pertinenti agli individui e ai datori di lavoro, sostegno alla cooperazione fra Stati membri, scambio di informazioni ed effettuazione di ispezioni concertate e congiunte, valutazione dei rischi, sviluppo delle capacità, mediazione e cooperazione in caso di perturbazioni transfrontaliere del mercato del lavoro. Le strutture e gli strumenti dell’UE già presenti per i settori della mobilità transfrontaliera dei lavoratori e del coordinamento della sicurezza sociale saranno integrati da un’Autorità che fornirà agli Stati membri un sostegno operativo e tecnico senza precedenti.

L’Autorità dovrebbe apportare benefici a tutti gli individui soggetti alla normativa dell’Unione in materia di mobilità transfrontaliera dei lavoratori e di coordinamento della sicurezza sociale, vale a dire i lavoratori dipendenti, gli autonomi ed altre persone fisiche, che siano cittadini dell’Unione o di paesi terzi che risiedono legalmente nell’Unione e si trovano in una situazione transfrontaliera. Riguarderà anche i lavoratori distaccati, i titolari di Carta blu UE, i lavoratori trasferiti all’interno di una stessa società e i residenti di lungo periodo soggetti alla normativa dell’Unione. Essa andrà altresì a vantaggio delle imprese impegnate in attività transfrontaliere, anche per quanto riguarda le assunzioni.

Infine vi è stato uno scambio di vedute sugli emendamenti da apportare al protocollo n. 3 allo Statuto della Corte di Giustizia UE.

TERRITORIO

Il mese di Giugno è iniziato con il rush finale per la campagna elettorale a sostegno dei nostri candidati alle amministrative 2017.

Dopo una lunga battaglia i risultati elettorali ci premiano nelle due città calabresi di Castrolibero e Casali del Manco, dove, con attivisti, simpatizzanti e cittadini, abbiamo gioito per l’ingresso dei nuovi portavoce M5S nei rispettivi Consigli Comunali.

Successivamente ho partecipato ad un dibattito tenutosi a Pizzo Calabro sull’importante tema del turismo sostenibile e della valorizzazione dei piccoli borghi.

Sono stata poi a Riace per osservare da vicino l’ottimo esempio di riuscita integrazione sociale tra migranti ed italiani avvenuta in questo splendido borgo calabrese.

Abbiamo poi interrogato la Commissione Europea ponendo l’attenzione  sul Performance Framework del POR Calabria 2014/2020 e sulle criticità della gestione della programmazine operativa regionale.

Con altra interrogazione, invece, abbiamo posto l’attenzione sul  sequestro degli impianti depurativi del comune di Brancaleone, nello specifico chiedendo lumi sull’utilizzo che tale Comune ha fatto dei fondi europei destinati a tali impainti.

Incessante anche in questo mese è stata la divulgazione di informazioni sui fondi europei diretti ed indiretti, lo scopo è quello di fornire a tutti gli interessati gli strumenti e le notizie utili a rendere concreta un’idea progettuale tramite i finanziamenti europei.

Altresì costante è il controllo sulla gestione del sistema depurativo regionale e sullo della qualità delle acque di balneazione regionali.

Infine, non sono mancati gli incontri con attivisti, associazioni e organismi locali che hanno segnalato problemi legati al territorio ed allo svolgimento delle loro attività.

Continuate a contattarmi per le vostre segnalazioni e per essere sempre aggiornati sulle nostre attività.

Un abbraccio,

Laura

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