Monitoraggio fondi europei Calabria

Por 2007-2013. Ferrara (M5S): “sempre più concreto il rischio di taglio al saldo finale”

comunicato stampa 24.06.2019

«Il rischio del taglio al saldo finale del Por 2007-2013 è sempre più concreto, questo si tradurrebbe nella perdita di milioni di euro su progetti non funzionanti e che avrebbero dovuto rilanciare la Calabria». L’eurodeputata Laura Ferrara ritorna nuovamente sulle criticità legate alla vecchia programmazione europea, per la quale già a marzo denunciava una serie di pagamenti sospesi.

«La Commissione chiede alla Regione ulteriori chiarimenti circa la rendicontazione finale che non può essere accettata. Sul Por 2007-2013 sono ben 23 i progetti oggetto di indagini nazionali, come mi informava la Commissione mesi fa in una risposta ad una mia interrogazione, e 35 in totale quelli non funzionanti. A questa situazione poco edificante vanno ad aggiungersi le irregolarità sistemiche nel controllo dei progetti finanziati con fondi comunitari, quindi un sistema di gestione e controllo da parte dell’Autorità di Audit che non avrebbe garantito la correttezza della spesa». 

«L’Autorità di gestione avrà ora a disposizione 2 mesi per fornire i chiarimenti richiesti. Alla Calabria viene concesso ulteriore tempo ma è da anni, già dall’inizio del mio primo mandato al Parlamento europeo, che sto denunciando a più riprese la cattiva gestione delle risorse della Programmazione precedente. Sono infatti circa 100 i milioni di euro non certificati sul Por 2007-13 e sono stati interrotti pagamenti per ulteriori 16 milioni, cifre relative, appunto, ai progetti non funzionanti. Ciò che aggrava la situazione, in particolare dal punto di vista delle tempistiche, è che il destino di molti di questi progetti è legato alle decisioni della magistratura. Al di là della continua propaganda del governo regionale – conclude la Ferrara -, la Calabria ed i calabresi pagano così lo scotto di una spesa scellerata dei fondi comunitari e di un controllo superficiale da parte degli organi preposti».

POR 14-20, Ferrara (M5S) interroga la Commissione europea: “dati contraddittori e scarsa trasparenza”

Comunicato stampa 03.07.2019

La nona legislatura del Parlamento europeo si è avviata appena ieri e già oggi l’eurodeputata del M5S, Laura Ferrara, incalza la Commissione europea con uno dei temi che l’ha vista impegnata in prima linea durante la scorsa legislatura, il corretto utilizzo dei fondi europei.

«Alla luce di quanto emerso dall’ultimo Comitato di sorveglianza – afferma la Ferrara – sul Por Calabria 2014-2020 continua ad esserci scarsa trasparenza ed i dati sembrerebbero contraddittori sia rispetto a quanto riportato sul sito Calabriaeuropa e anche rispetto a quanto affermava la Commissione in risposta alle mie ultime interrogazioni».

«In particolare l’importo da certificare nell’ambito del POR Calabria per il raggiungimento del target di spesa intermedio, al fine dell’ottenimento della riserva d’efficacia, era di 446 milioni. La Commissione – continua l’europarlamentare – mi confermava il raggiungimento di tale somma al 31.12.2018 eppure la Regione Calabria indica ancora oggi 420 milioni come spesa certificata al 31.12.2018 sul sito ufficiale del Por (http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/)». 

«I conti non tornano ancor più se si va dietro ai proclami del presidente Mario Oliverio e della sua giunta dai quali, più volte, è stato rimarcato di aver speso 420 milioni su un target di spesa certificata da raggiungere al 31.12.2018 di 363 milioni e non di 446 milioni come indicato dalla Commissione europea in risposta a ben 3 mie interrogazioni. A render ancora meno chiaro il quadro – dice Ferrara – è quanto riportato nella relazione del Comitato di sorveglianza dello scorso 28 giugno. Sarebbero ora 435 i milioni di spesa certificata raggiunti soltanto alla data del 10 maggio 2019. Neanche durante questo Comitato di sorveglianza la Regione ha chiarito, ai fini della trasparenza e della capacità di programmazione, quanto dell’ammontare certificato sia legato a progetti retrospettivi, quindi progetti sovvenzionati da altre fonti di finanziamento». 

«I numeri non mentono, ma in questo caso non è facile trovare la verità. Ho pertanto ritenuto opportuno interrogare ancora una volta la Commissione europea affinché i cittadini calabresi abbiano chiaro una volta per tutte se il target intermedio di spesa certificata del POR Calabria era di 363 milioni o di 446 milioni; se la spesa certificata al 31.12.2018 è stata di 420, di 446 milioni o altro ammontare. Inoltre bisogna ricordare che sul Por 14/20 pendeva una sospensione di pagamento intermedio di circa 130 milioni e ancora non sappiamo se questa situazione permane tutt’oggi. Questa coltre di scarsa trasparenza sulla spesa del Por evidenzia come i milioni elargiti finora non abbiano prodotto nulla di concreto per il miglioramento della qualità di vita in questa regione, altrimenti non staremo qui a fare i conti della serva. Si rincorre il raggiungimento di un target e la propaganda, anche quella pagata con fondi Por – conclude l’europarlamentare -, ma non si bada in alcun modo alla qualità dei progetti da finanziare».

Fondi Ue, Ferrara (M5s) replica a Cozzolino

«Leggo con stupore l’intervento del collega eurodeputato Cozzolino il quale replica alla mia richiesta di chiarimenti sulla spesa a valere sul Por Calabria. Non mi è chiaro, lo ammetto, se parla a nome della Regione Calabria o della Commissione europea alla quale è indirizzata la mia interrogazione e della quale non mi pare che lo stesso faccia parte». Laura Ferrara, eurodeputata del M5S replica all’europarlamentare del PD circa il suo intervento sui fondi europei.

«I dati ufficiali – continua la Ferrara-, che fino a prova contraria sono quelli indicati dalla Commissione europea, dicono: “L’obiettivo finanziario per il 2018 interessato dal disimpegno stabilito nell’ambito del POR Calabria a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale/Fondo sociale europeo per il periodo 2014/2020 è pari a 446,4 milioni di EUR (solo fondi UE) o a 600 milioni di EUR (UE e quota nazionale). Per raggiungere tale obiettivo l’autorità di gestione deve ancora certificare 122 milioni di EUR entro la fine del 2018”. Così scriveva appunto la Commissione europea il 19 dicembre 2018. Nulla di ufficiale è mai stato comunicato circa una richiesta fatta dalla Regione Calabria di revisione metodologica, al ribasso ovviamente, del target ed una conseguente risposta positiva della Commissione europea a tal proposito.

Per cui ad oggi, così come mi comunica la Commissione anche nella risposta ad una mia interrogazione di febbraio e che cita lo stesso Cozzolino il target rimane quello di 446 milioni. Proprio in quella risposta, occorre chiarire, la Commissione indica una cifra di 489 milioni di pagamenti e non di spesa certificata, sono certa che il collega conosca la differenza: ai fini del raggiungimento del target ci si riferisce, come è giusto che sia, alla spesa certificata appunto. La spesa certificata della Calabria, secondo i dati dell’ultimo Comitato di sorveglianza risalente al 28 giugno 2019 è di 420 milioni a cui vanno ad aggiungersi 15 milioni certificati a maggio 2019. Chiarito ciò, i miei dubbi al netto dell’intervento di Cozzolino, rimangono e spero che la Commissione europea nella risposta che mi fornirà possa, una volta per tutte, dare un quadro chiaro e definitivo dell’effettiva capacità di spesa da parte della Regione Calabria. In conclusione vorrei ancora ribadire che questa ostinazione per i freddi numeri nasce dal fatto che, al di là della pomposa propaganda dell’amministrazione regionale per aver “fatto i compiti a casa”, non riusciamo a intravedere una qualità dei progetti finanziati tale da far emergere la nostra amata Calabria dal sottosviluppo cronico al quale è relegata».

Por 14/20 – Sviluppo aree urbane, Ferrara (M5S) chiede alla Commissione a che punto è la Calabria

Comunicato stampa 19.07.2019


«Sono circa 191 i milioni riservati dal Por Calabria 14/20 per la strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS) eppure ad oggi non è ancora chiaro quali e se vi siano interventi effettivamente terminati e quindi al servizio dei cittadini». L’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, ritorna sullo stato di attuazione delle strategie di sviluppo delle aree urbane previste dal Por Calabria e invia apposita interrogazione alla Commissione europea.
«Già lo scorso anno, rispondendo ad una mia interrogazione, la Commissaria alle Politiche regionali confermò che non era attiva ancora alcuna strategia e che si registravano ritardi eccessivi i quali rischiavano di incidere pesantemente “sull’attuazione del programma operativo e sulla sua capacità di conseguire gli obiettivi finanziari, socioeconomici e di output previsti” scriveva testualmente».
«A luglio 2018 – continua l’europarlamentare – le varie strategie elaborate e discusse all’interno del “Tavolo di negoziazione” Città/Regione – attivato nel 2017- sono state definitivamente valutate ed approvate dalla Regione Calabria. A distanza di un anno da questa approvazione non è ancora chiaro quali siano gli interventi realizzati e che dovrebbero incidere sui principali poli urbani regionali (Cosenza-Rende, Reggio Calabria e Catanzaro) e sulle aree urbane di dimensione inferiore, Crotone e Vibo Valentia, Corigliano-Rossano, Lamezia Terme e la “Città-Porto” di Gioia Tauro che include Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando. Gli obiettivi di tale strategia potrebbero incidere concretamente e in positivo sull’assetto sociale e urbano dei nostri territori. Particolare attenzione è rivolta alla progettazione e pratiche per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati con azioni di sostegno alle politiche sociali. Si rimetterebbe in uso il patrimonio immobiliare pubblico in disuso, si dovrebbero costituire poli innovativi e creativi, housing sociale e rigenerazione urbana il cui fulcro parte da interventi di riduzione dei consumi energetici dei beni ed edifici pubblici e di riutilizzo di edifici pubblici e dei beni confiscati. Insomma tutta una serie di azioni da tempo auspicate per far ripartire la nostra terra ma la cui progettazione sembra ancora essere ad uno stato embrionale».
«Lo sviluppo e le politiche attive legate al miglioramento della qualità di vita dei cittadini in Calabria, non possono essere ancora oggetto di propaganda politica – conclude la Ferrara -. Vorremmo che si parlasse di progetti conclusi e di opere realizzate e in uso alla popolazione e non solo di strategie di sviluppo ferme sulla scrivania di un qualche polveroso dipartimento regionale».

FONDI EUROPEI, FERRARA (M5S): “OLTRE 13 MILIONI NON AMMISSIBILI SUL POR 07-13”

COMUNICATO STAMPA 19.09.2019

«Ad oltre due anni dalla scadenza dei termini per la rendicontazione del POR Calabria 2007-2013 scopriamo che sono oltre 13 i milioni non ammissibili alle spese dichiarate».

L’eurodeputata Laura Ferrara rende nota la risposta della Commissione europea alla sua interrogazione sul rischio di taglio del saldo finale al Por 07-13. 

«La non ammissibilità alla spesa di questi 13 milioni di euro – scrive la Ferrara – è effetto delle diverse criticità ed irregolarità relative a progetti finanziati con fondi europei ma tuttora non funzionanti. Sul Por 2007-2013 sono ben 23 i progetti oggetto di indagini nazionali, come mi informava la Commissione mesi fa in una risposta ad una mia interrogazione, e 35 in totale quelli non funzionanti. A questa situazione poco edificante vanno ad aggiungersi le irregolarità sistemiche nel controllo dei progetti finanziati con fondi comunitari».

«La cifra dei 13 milioni potrebbe purtroppo aumentare a seguito di ulteriori verifiche da parte della Commissione europea che aspetta – “possibilmente entro la fine del 2019” indica nella risposta alla Ferrara –  un quadro esaustivo del numero dei progetti non funzionanti e dei rispettivi importi da parte della Regione».

«Nella mia interrogazione – continua l’europarlamentare del M5S – chiedevo informazioni su quali siano esattamente i progetti ancora non funzionanti. Non ho ancora ricevuto risposta su questo e per saperlo credo che dovremmo attendere che arrivi a Bruxelles la verifica delle autorità regionali. A pesare su questa situazione sono sicuramente le diverse inchieste giudiziarie avviate, come quella su Piazza Bilotti a Cosenza e sull’impianto di risalita di Lorica, nelle quali è stato richiesto il rinvio a giudizio del governatore Mario Oliverio, accusato di abuso d’ufficio e corruzione».

FRODI FONDI EUROPEI, FERRARA (M5S) INTERROGA LA COMMISSIONE

Comunicato stampa 04.10.2019

«La Regione Calabria vanta un primato tanto netto quanto triste nella classifica delle frodi ai danni dell’Unione Europea nell’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE)». È quanto scrive l’europarlamentare Laura Ferrara in una interrogazione scritta, inviata ieri alla Commissione europea.

«Nella sola programmazione 2007/2013, – continua la Ferrara – in Calabria, sono state diverse centinaia i casi di truffe, malversazioni, frodi e altri illeciti che hanno interessato i fondi destinati alla politica agricola comune ed alle politiche di coesione regionale. Questo trend negativo purtroppo, pare registrarsi anche sulla Programmazione 2014-2020 per la quale stanno emergendo già diverse irregolarità».

«Conoscere l’incidenza delle frodi nell’uso dei fondi comunitari è molto importante ai fini del controllo e della prevenzione di illeciti futuri. Ho chiesto alla Commissione di conoscere a quanto ammontano i casi di frode, malversazione ed irregolarità registrati sui POR Calabria 2007/2013, 2014/2020 e sui PSR Calabria 2007/2013, 2014/2020; quali sono le somme indebitamente versate nell’ambito delle programmazioni regionali calabresi 2007/2013 e 2014/2020 e che sono state già recuperate e/o sottoposte a procedura di decertificazione».
«Chiedo inoltre di sapere se la Commissione ritiene necessario rafforzare gli strumenti a disposizione dell’Olaf (Ufficio europeo antifrode). In particolare nella mia interrogazione faccio riferimento ai controlli sul posto. Ed è proprio il sistema dei controlli che necessita di correttivi non più differibili soprattutto in regioni come la Calabria – conclude l’europarlamentare – che stentano a trovare efficaci rimedi contro le frodi sui finanziamenti europei».

POR CALABRIA 14/20. FERRARA (M5S): “130 MILIONI A RISCHIO”.

comunicato stampa 08.10.2019


«Non ci sono successi da intestare al governo regionale targato Mario Oliverio, in particolar modo per quanto riguarda la gestione dei fondi europei». Duro l’attacco che l’eurodeputata Laura Ferrara, ancora una volta, riserva all’attuale presidente della Regione Calabria.

«La continuità con i suoi predecessori, seppur di orientamenti politici contrapposti, nella cattiva gestione dei finanziamenti comunitari è palese. Ne è la prova – continua la Ferrara – l’interruzione dei pagamenti relativi ai fondi Por Calabria 2014/2020 per un ammontare di circa 130 milioni. Una interruzione tenuta nascosta ai calabresi – ai quali si preferisce raccontare la favola che tutto fila liscio – e venuta alla luce anche in seguito ai miei numerosi solleciti presso la Commissione europea».

«L’interruzione sul Por 14-20 è un effetto dell’inchiesta giudiziaria “Lande desolate”, vicenda che coinvolge lo stesso Oliverio. I fondi destinati alla Calabria sarebbero quindi a rischio e la Regione deve ora dimostrare a Bruxelles l’assoluta correttezza della spesa certificata finora sul Por 2014-2020, considerate le numerose criticità sul Programma operativo 2007-2013, in particolare nel sistema di controllo ed evidenziate, purtroppo, dalle autorità giudiziarie».

«C’è da aggiungere che i regolamenti europei (art.83 paragrafo 1, lettera b, Reg. UE 1303/2013) prevedono una durata massima di 6 mesi delle interruzioni dei termini di pagamento intermedio. Quella riservata alla Calabria, se effettivamente ancora in corso, supera tale limite temporale – afferma l’eurodeputata -. Come sempre dalla Regione non arrivano notizie in merito e anche per questo ho inteso chiederle direttamente alla Commissione europea tramite interrogazione scritta nella quale chiedo inoltre quale esito hanno dato le indagini finora condotte sulla correttezza delle spese certificate sul Por Calabria 2014/2020».

PISTA CICLABILE DEI PARCHI DELLA MAGNA GRECIA. RITARDI SUL PROGETTO

FERRARA (M5S) INTERROGA LA COMMISSIONE UE

comunicato stampa 09.11.2019

«La pista ciclabile dei parchi della Magna Grecia vedrà mai la luce?». Se lo chiede l’eurodeputata Laura Ferrara in riferimento al progetto finanziato nell’ambito del POR Calabria 2014-2020, l’Azione 6.6.1 ”Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica” e che prevede la “Realizzazione di una rete di piste ciclabili e di strutture ad esse connesse finalizzata all’incentivazione della mobilità sostenibile e del cicloturismo” (sub-azione 3) ed, in particolare, la realizzazione della Pista ciclabile dei parchi della Calabria, con una previsione di spesa pari a circa 10 milioni di euro.

«L’ennesimo progetto ambizioso e interessante sulla carta  – afferma l’eurodeputata – e del cui iter realizzativo non si ha alcuna notizia. L’itinerario prevede l’unione di strade, piste e sentieri che attraversano i Parchi di Aspromonte, della Sila, del Pollino e delle Serre. Un percorso suggestivo attraverso le aree interne della Calabria che bene farebbe al nostro territorio, vocato particolarmente ad un tipo di turismo sostenibile e che accomuna, sport, bellezze paesaggistiche e cultura». 

«L’investimento è di quelli importanti, 10 milioni di euro appunto, di questi 500mila da investire in promozione. In base al cronoprogramma dell’opera, il termine ultimo per la realizzazione e collaudo degli interventi è fissato alla data del 31.12.2020 ma lo stato di avanzamento dell’opera risulta, come da prassi, in forte ritardo. Da parte della Regione, nonostante le positive premesse, non si ha alcuna notizia in merito ecco perché ho inteso interrogare la Commissione europea per conoscere  in che fase d’attuazione si trova il progetto in esame; a quanto ammontano i pagamenti già effettuati a valere sulla programmazione 2014/2020 e se ritiene che il cronoprogramma degli interventi verrà rispettato e come intende sollecitare un’accelerazione degli stessi». 

«Quello della  pista ciclabile dei parchi della Magna Grecia non deve essere l’ennesimo progetto che si perde nel tortuoso percorso del Por 14-20. La bicicletta è piaciuta a Mario Oliverio – è il caso di dire – e ora pedali per rispettare i tempi previsti per portare a termine quest’opera» conclude Laura Ferrara.

SEDE CALABRESE A BRUXELLES. FERRARA (M5S): “SANTELLI LAVORI AFFINCHÉ SIA UNA RISORSA E NON UNO SPRECO”

Comunicato stampa 19.02.2020

«Alla presidente della Regione Calabria che ha deciso di svolgere il suo mandato in trasferta a Roma per almeno tre giorni alla settimana, ricordo che vi è un’altra sede che da tempo, oltre un decennio, attende di entrare concretamente in funzione: la sede di rappresentanza della Regione Calabria a Bruxelles». L’eurodeputata del Movimento 5 stelle incalza la governatrice della Calabria, Jole Santelli, su una situazione che da tempo denuncia, l’immobile in uso alla Regione Calabria a Bruxelles e mai effettivamente entrato in funzione.

«Al di là di dove decida sia più opportuno occuparsi della Calabria, a breve dovrebbe attivarsi affinché la sede di rappresentanza calabrese a Bruxelles, della quale mi sono spesso occupata, non rappresenti più uno spreco ma una reale opportunità per il nostro territorio. I calabresi pagano circa 50mila euro l’anno per un ufficio finora inutilizzato» continua la Ferrara.

«La sede, per come mi informava il Dipartimento Programmazione della Regione, si sarebbe dovuta occupare di tutta una serie di attività come la diffusione delle informazione sulle politiche europee, la valorizzazione e promozione del territorio in Europa, supporto alla partecipazione della Regione Calabria e degli enti pubblici regionali agli Open Days e ad altri eventi di promozione e studio annualmente previsti a Bruxelles, realizzazione di eventi promozionali ed iniziative culturali, l’attivazione di percorsi training ed internship, in collaborazione con le Università calabresi. Insomma una serie di ottimi propositi mai realizzati».

«Ora chiediamo un bando serio per la gestione di questa sede e non come quelli pubblicati e poi ritirati dai suoi predecessori. Un percorso virtuoso e che si esprima al pieno delle possibilità che questa occasione offre. Insomma, non chiediamo alla Santelli di gestire la Calabria anche da Bruxelles, ma semplicemente di non sprecare altro denaro pubblico e di potenziare concretamente la sede della Regione in Belgio» conclude.

METRO LEGGERA COSENZA-RENDE. FERRARA: “COSTI LIEVITATI DI ULTERIORI 60 MILIONI, IL PROGETTO VERRÀ RITIRATO”

comunicato stampa19.05.2020

«La metro leggera che dovrebbe collegare Cosenza, Rende e l’Unical non si farà». Ne dà notizia l’eurodeputata Laura Ferrara che ad inizio aprile aveva interrogato la Commissione europea sulla possibilità di rimodulare i fondi su altre priorità anche alla luce dell’emergenza corona virus.

«I ritardi sul progetto hanno costretto l’autorità di gestione del Por Calabria a comunicare alla Ce la volontà di ritirare il Grande progetto metrotranvia Cosenza-Rende-Unical. Lo scrive la stessa Commissione europea in risposta alla mia ultima interrogazione prioritaria sul tema».

“L’importo complessivo – si riporta testo della risposta – previsto dal programma operativo regionale della Calabria 2014-2020 a sostegno della realizzazione del progetto Metrotranvia è pari a 160 milioni di EUR.

Alla fine di febbraio 2020 l’autorità di gestione ha comunicato alla Commissione in forma scritta che i costi stimati sono aumentati di ulteriori 60 milioni di EUR. Tale aumento mette in discussione la redditività economica del progetto sulla base delle valutazioni effettuate nel 2012. L’autorità di gestione ha inoltre comunicato che l’attuazione del progetto sta risentendo di gravi ritardi e che intende ritirarlo”.

«Rispetto a questa notizia – commenta la Ferrara – c’è la soddisfazione di aver vinto una battaglia nella quale il M5s ha affiancato tantissimi cittadini, esercenti e comitati, circa l’insostenibilità economica e ambientale, di un’opera che avrebbe sventrato due città. Sin dall’inizio ci siamo opposti e abbiamo invitato i vari governi regionali a dirottare i fondi previsti per la realizzazione della metro verso progetti di mobilità sostenibile e di sviluppo reale per le aree interessate. La mancata approvazione del progetto esecutivo, le questioni irrisolte del tracciato e le lungaggini connesse ai tempi di realizzazione della metro leggera, hanno finalmente portato alla conclusione che sarà impossibile, come ho più volte sostenuto, che la costruzione dell’intera linea metropolitana potrà concludersi entro la chiusura del periodo di programmazione 14-20. Prioritario, dunque, considerata la situazione emergenziale causata dal Covid-19, concentrare tutte le risorse disponibili affinché gli effetti dell’epidemia, non siano devastanti per la nostra economia».

«Nonostante i ritardi e in seguito alle modifiche ai regolamenti comunitari, questi fondi non saranno disimpegnati. La Regione Calabria adesso deve dimostrare di lavorare per il bene del territorio e rimodularli nei singoli progetti, dirottando le risorse verso altre priorità, come la mobilità sostenibile quello che chiediamo da sempre. Inoltre la Commissione mi informa che le risorse dei Fondi strutturali possono essere destinate a tre priorità fondamentali per far fronte all’attuale emergenza e alle relative ripercussioni economiche: la spesa sanitaria, il sostegno ai regimi di riduzione dell’orario lavorativo e il sostegno al capitale circolante delle piccole e medie imprese».

«Rimane il rammarico rispetto al fatto che per anni, la politica locale non ha ascoltato i propri cittadini e i diversi tecnici che, conti alla mano, hanno più volte espresso diverse perplessità circa l’ utilità dell’opera. Si è preferito inseguire modelli urbani che non ci rappresentano bloccando di fatto un’arteria fondamentale della città di Cosenza. Si restituisca ora il viale alla città e si impegnino le risorse per il bene comune» conclude Laura Ferrara.

AEROPORTO LAMEZIA TERME. FERRARA (M5S): “A RISCHIO IL COLLEGAMENTO FERROVIARIO DELL’ULTIMO MIGLIO”

comunicato stampa 22.05.2020

«La realizzazione del collegamento ferroviario “di ultimo miglio” tra l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Lamezia Terme è a rischio». L’eurodeputata Laura Ferrara chiarisce il contenuto della risposta ad una sua interrogazione alla Commissione europea e che aveva come oggetto, fra l’altro, i finanziamenti destinati al progetto che collega l’aeroporto di Lamezia Terme a Catanzaro Lido. Nel testo della risposta è contenuta, inoltre, un’ulteriore e definitiva conferma dell’esclusione dal Por 7-13 del progetto della nuova aerostazione.

«L’aeroporto internazionale di Lamezia Terme – afferma la Ferrara -, negli anni ha attirato a sé numerosi progetti come quello della “Nuova aerostazione”: un investimento di circa 51 milioni di euro che avrebbe dovuto beneficiare di un finanziamento comunitario di circa 17 milioni. Un progetto strategico, non solo per la città di Lamezia ma per l’intera regione, rimasto su carta e definitivamente cancellato dai finanziamenti del Por 7-13. Cancellazione di cui, gran parte della cittadinanza, non ha avuto mai notizia perché in Calabria si sa, la politica annuncia in pompa magna opere faraoniche, organizza convegni e conferenze ma poi si dimentica – o si vergogna – di raccontare ai cittadini la verità: non siamo stati capaci di realizzarle quelle opere».

«Nella Programmazione 14-20 non sono previsti finanziamenti per l’aeroporto di Lamezia Terme, il Fesr, infatti, sostiene investimenti in infrastrutture aeroportuali soltanto se connessi alla protezione dell’ambiente o accompagnati da investimenti necessari a mitigare o ridurre il loro impatto ambientale negativo. Ma la Regione aveva comunque previsto un intervento strategico per una migliore funzionalità del principale scalo aeroportuale calabrese. Fra i “grandi progetti” da avviare e concludere attraverso l’asse 7 del Por Calabria 2014-2020 vi è il collegamento multimodale “Aeroporto – Stazione di Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido” nel quale è contemplato il collegamento ferroviario “di ultimo miglio” tra l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Lamezia Terme. Tale progetto sta risentendo di notevoli ritardi, che mettono a rischio la sua attuazione nell’ambito del programma regionale 2014-2020».

«La realizzazione dei Grandi Progetti, se conformi alle reali esigenze della Calabria – e un migliore collegamento dell’aeroporto di Lamezia lo è – devono essere portati a compimento in tempi certi e senza spreco di denaro pubblico. Questo è l’obiettivo che perseguo con il lavoro di monitoraggio sui fondi europei, in particolare quelli spesi in Calabria» conclude l’europarlamentare.

WATERFRONT. FERRARA (M5S) CHIEDE INTERVENTO DELL’ANTIFRODE EUROPEA

Comunicato stampa 29.05.2020 

«Ancora una volta la Calabria fa i conti con un’indagine su appalti truccati e frode ai fondi europei». L’eurodeputata Laura Ferrara interviene sull’inchiesta della Guardia di Finanza e della Dda di Reggio Calabria circa la possibilità dell’esistenza di un cartello di imprese, volto all’aggiudicazione degli appalti per grandi opere nel reggino e non solo.

«Nella complessa operazione giudiziaria scattata ieri e denominata Waterfront – scrive la Ferrara – fra gli altri reati contestati vi è anche la sistemica frode ai danni della Regione Calabria e dell’Unione europea. Se i fatti dovessero essere confermati in sede di giudizio, sarebbero sette gli appalti truccati a valere sul POR Calabria 2007/2013 per un ammontare di circa 42 milioni di euro».

«Emerge dagli atti dell’inchiesta, pubblicati in queste ore, la commistione fra ‘ndrangheta, mala imprenditoria e pubblica amministrazione. Triste la constatazione che attraverso funzionari complici la mafia riesce ad espandere i propri tentacoli sui soldi pubblici. In questo caso fra fondi europei e altre risorse sarebbero circa 100 i milioni che si sarebbero aggiudicati. Importantissimo il ruolo delle Procure e di tutte le forze dell’ordine coinvolte in questa inchiesta a cui va il mio ringraziamento. Come eurodeputata ho inteso presentare apposita interrogazione alla Commissione europea. In particolare chiedo se i pagamenti relativi ai progetti per la riqualificazione delle aree urbane di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando e dei relativi lungomare fossero stati interamente corrisposti. Inoltre chiedo come, la Commissione, intende recuperare le somme ottenute fraudolentemente dalle imprese appaltatrici e se intende allertare l’Ufficio europeo antifrode (Olaf) sull’operazione giudiziaria al fine di avviare un’indagine ufficiale».

LORICA, FERRARA (M5S): REGIONE ED AMMINISTRAZIONI LOCALI LAVORINO PER UNA SOLUZIONE

COMUNICATO STAMPA 16.06.2020

«È di questi giorni un nuovo e acceso dibattito sull’incerto futuro dell’impianto di risalita di Lorica». L’eurodeputata interviene sul progetto Pisl “Lorica Hamata in Sila Amena” per il quale più volte negli anni ha interrogato la Commissione europea.

«Il progetto è finanziato nell’ambito del POR Calabria Fesr 2007-2013, avrebbe beneficiato di 13 milioni 347mila di contributo pubblico (Assi 5 e 8 POR Calabria 2007/2013) e di oltre 3 milioni di euro di contributo privato. Come sappiamo dal 17 dicembre 2018 quest’opera è stata coinvolta dall’inchiesta “Lande desolate” e dall’esito di tale inchiesta dipende il pagamento del saldo finale alle autorità competenti o il recupero degli importi che la Commissione ha già versato e l’eventuale disimpegno del saldo finale. A valere sul Por 7-13 sono diversi i progetti tuttora non operativi o oggetto di procedimenti amministrativi e giudiziari, uno fra questi Piazza Bilotti a Cosenza è tutt’ora sotto sequestro».

«Circa gli impianti di risalita di Lorica- continua la Ferrara – leggo sulla stampa locale l’urgenza da parte delle amministrazione locali dell’hinterland, di cercare un nuovo partner privato grazie al cui contributo si eviterebbe il disimpegno del finanziamento comunitario. Al di là del colpevole ritardo con cui si interviene, mi auguro che si possa al più presto trovare una soluzione condivisa e virtuosa affinché quest’opera possa finalmente servire al territorio. Perché le opere devono funzionare ed essere sostenibili. Si lavori, dunque, affinché l’impianto non sia l’ennesima testimonianza del fallimento politico amministrativo della classe dirigente calabrese» conclude l’eurodeputata.

PSR. FERRARA (M5S): UE CHIEDE ACCELERAZIONE SULLE MISURE FORESTALI

Comunicato stampa 07.07.2020

«La Commissione europea conferma i ritardi sulla misura 8 del PSR Calabria 2014/2020 dedicata agli investimenti nello sviluppo delle aree forestali». L’eurodeputata Laura Ferrara rende nota la risposta della Commissione europea alla sua interrogazione relativa alle spese sul Psr.
«Se da un lato il Programma di sviluppo rurale calabrese pare abbia imboccato la strada giusta, almeno nella certificazione della spesa, dall’altra i soliti ritardi costringono la Commissione europea a inviare solleciti alla Regione Calabria come nel caso delle misure 8.3.1. e 8.5.1. a valere sul PSR Calabria 2014/2020».

«La Misura 8 del Psr è fondamentale per un territorio come il nostro, in quanto finanzia il sostegno alla forestazione oltre che sostenere spese per la prevenzione di danni da incendi o altre calamità naturali. Proprio sui bandi relativi a questa misura, però, – informa la Ferrara – si registrano ritardi sulle spese per questo la Commissione europea si impegna a sollecitare la Regione a provvedere al più presto ad accelerare il processo amministrativo al fine di evitare altri ritardi» conclude l’eurodeputata.

POR 14/20. FERRARA (M5S) ANCORA TROPPI RITARDI PROCEDURALI

Comunicato stampa 16.07.2020

«Si parla tanto di ripartenza in Calabria ma i bandi per start-up e spin off, così come quello dedicato alle attività ricettive rimangono fermi al palo». L’eurodeputata Laura Ferrara invia un’interrogazione alla Commissione europea sui persistenti ritardi procedurali sui bandi finanziati dal Por Calabria 2014-2020.

«Molti avvisi pubblici, bandi di gara, manifestazioni di interesse pubblicati dalla Regione Calabria nell’ambito del POR Calabria 2014/2020 continuano a registrare tempistiche e ritardi imbarazzanti – scrive la Ferrara -. Ritardi che interessano tutto l’iter procedurale, dalla pubblicazione del bando, alla realizzazione delle attività fino alla certificazione delle spese».

«Fra i bandi che risentono delle ataviche criticità legate alla progettualità “made in Regione Calabria” vi è quello dedicato a startup e spinoff le cui graduatorie definitive sono state pubblicate solo lunedì scorso, a quasi tre anni di distanza dalla pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale Regionale. Ad oggi, quindi, i piani di sviluppo aziendale ideati rimangono ancora inattuati con il rischio paradossale che gli stessi diventino “obsoleti” ancor prima di nascere.

Stessa sorte è capitata al bando per le attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali. A circa due anni dalla pubblicazione del relativo avviso pubblico le varie attività finanziabili rimangono ancora “congelate” salvo poi pubblicare un nuovo bando simile per il rilancio del turismo in Calabria post Covid-19».

«Eppure questi ritardi si sarebbero dovuti attenuare in seguito all’adozione della Regione Calabria (su richiesta della CE) di alcune Linee guida per la fase di valutazione delle operazioni del POR (deliberazione regionale n. 84/2017). Si tratta – spiega l’europarlamentare del M5S – di misure intraprese per ridurre le tempistiche dei bandi di gara e raggiungere gli obiettivi del programma operativo regionale. Misure che non hanno però prodotto i risultati sperati. Molti beneficiari di bandi “fermi” attendono risposte che non arrivano dalla Regione, per questo ho interessato direttamente la Commissione europea, chiedendo di conoscere tempistiche certe relativamente all’avvio dei lavori ed alle erogazioni attese dai vincitori di bando. Attraverso la mia interrogazione chiedo inoltre di sollecitare la Regione ad attenersi a tempistiche e qualità degli iter procedurali in conformità a quanto richiesto dalla Commissione stessa» conclude Laura Ferrara.

FONDI EUROPEI. FERRARA (M5S): “IN CALABRIA IN ARRIVO MOLTE RISORSE, LA REGIONE NON FACCIA GLI ERRORI DEL PASSATO”

Comunicato stampa 30.07.2020


«La Regione Calabria ha tracciato il solco su cui spendere le risorse del prossimo programma operativo regionale, quello del settennio 2021-2027. Questa maggioranza ed il Dipartimento regionale alla Programmazione lavorino sin da ora per garantire qualità nella spesa e sviluppo per la Calabria perché al Sud arriveranno moltissime risorse anche attraverso gli investimenti sul Next Generation Eu e non si può assolutamente sprecare questa occasione, l’ultima».
Il monitoraggio della spesa dei fondi europei continua ad essere tema di interesse dell’europarlamentare del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara che interviene all’indomani dei primi incontri volti alla delineazione del Por 2021-2027, alla Regione Calabria.
«Il Sud, oltre ai fondi per i Programmi operativi, sarà beneficiario di una grossa fetta dei fondi del Recovery fund – dice la Ferrara – fondi destinati a colmare in maniera strutturale il gap con il resto d’Europa ed anche del Paese. Gli investimenti sul maxi piano europeo saranno attentamente monitorati, così come sottolineato dal ministro ai trasporti ed alle infrastrutture, Paola De Micheli e dallo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nei giorni scorsi. Opere reali, quindi, non castelli nel deserto. Progettazione mirata e non fondi a pioggia senza alcuna utilità per il territorio. Con le stesse prerogative la Regione dovrà programmare la spesa dei fondi in arrivo dal Programma finanziario 2021-2027. In questi anni ho denunciato tantissimi sprechi, bandi pubblicati con evidenti carenze e discriminazioni, ritardi e procedure poco trasparenti. Durante la scorsa legislatura si è inseguita la spesa con accelerazioni e artefici contabili dimenticando che l’obiettivo principale da perseguire con l’uso dei finanziamenti europei è il benessere di una comunità, la crescita di un territorio la connessione sociale ed economica con il resto d’Europa, l’attenzione ai temi ambientali e all’economia circolare. Questo deve essere il faro di chi ha nelle proprie mani la chiave di volta per il futuro della Calabria» conclude Laura Ferrara.

AGENDA URBANA. FERRARA (M5S) CHIEDE CONTO DEI RISULTATI RAGGIUNTI ALL’UE

Comunicato stampa 28.10.2020

«A che punto è la Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile». Lo chiede in una interrogazione alla Commissione europea, l’eurodeputata del Movimento 5 stelle Laura Ferrara, facendo riferimento alla cosiddetta Agenda Urbana.

«Questa strategia – ricorda la Ferrara – è un elemento centrale della politica di coesione calabrese per il periodo 2014-2020. Già ad aprile di quest’anno, in seguito ad una risposta ad una mia ulteriore interrogazione alla Commissione europea, denunciavo il grave ritardo nell’attuazione dei singoli interventi e conseguentemente sull’avanzamento della spesa. Dei di circa 191 milioni di euro previsti, ne erano stati spesi 3 di milioni, destinati alla sola zona di Catanzaro».

«Gli agglomerati interessati sono i centri urbani di dimensione regionale e i centri urbani di minori dimensioni, ma i ritardi evidenziati dalla Commissione europea nell’ultima risposta non mi sembra siano stati recuperati ed è altamente improbabile che ciò accada entro i termini previsti. La quasi totalità dei progetti dell’Agenda urbana è ferma al palo e non è possibile recuperare informazioni utili e trasparenti circa l’iter dei vari progetti previsti. Tale situazione mette a rischio l’intero finanziamento paventando una sua mobilitazione verso altri obiettivi e territori. Con la mia ultima interrogazione chiedo di conoscere i risultati prodotti finora dalle strategie di sviluppo aree urbane in termini di raggiungimento di obiettivi finanziari, socioeconomici e di output; se vi sono progetti già ultimati o quando si prevede che i primi interventi saranno pienamente fruibili dai cittadini; infine quale importo, a valere sul POR Calabria 2014-2020, è stato finora speso. Attraverso la risposta della Commissione mi aspetto di sapere anche se essa ritiene possibile il rispetto delle scadenze del Programma Operativo Regionale. Informazione utile per spronare i Dipartimenti regionali e le autorità comunali fin da ora a considerare un accelerazione su questa strategia o un’eventuale rimodulazione, affinché la Calabria non disperda tali importanti risorse assolutamente necessarie per affrontare meglio la crisi economica dovuta alle restrizioni imposte per il controllo dei contagi da Covid» conclude la Ferrara.

ROSARNO, FERRARA (M5S) INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA SUL MANCATO COLLAUDO DEGLI ALLOGGI POPOLARI

Comunicato stampa 02.02.2021

«Ad 11 anni dalle note vicende della cosiddetta “rivolta di Rosarno”, gli alloggi destinati agli occupanti della baraccopoli di San Ferdinando sono ancora vuoti e, l’emergenza abitativa che tocca gli stessi rosarnesi, è un’amara realtà». L’eurodeputata Laura Ferrara interroga la Commissione europea sul mancato collaudo delle abitazioni destinate ai lavoratori migranti della Piana e alle famiglie locali a rischio di esclusione sociale.

«Il Programma Operativo Regionale Calabria 2014/2020  – scrive la Ferrara – con uno stanziamento di 3,08 milioni di EUR, di cui 2,31 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, ha sostenuto un intervento finalizzato alla costruzione di appartamenti, destinati a lavoratori migranti della baraccopoli di San Ferdinando. Successivamente, su iniziativa del Comune di Rosarno, si chiedeva che i nuovi appartamenti venissero assegnati anche ai residenti con gravi disagi economici. Tale  iniziativa avrebbe contribuito, insieme ad una costante attenzione delle Istituzioni, ad evitare che l’agglomerato di Serricelle e dell’immobile confiscato in via Maria Zita a Rosarno, potessero trasformarsi in ghetto per soli migranti e quindi favorire una maggiore integrazione con il resto della popolazione.
Tuttavia, le unità abitative realizzate nel 2017 non sarebbero ancora usufruibili dai destinatari finali della misura in quanto le stesse non sarebbero mai state collaudate».

«Attraverso la mia interrogazione – spiega l’eurodeputata del Movimento 5 stelle – chiedo un intervento della Commissione europea per garantire che il progetto sia finalmente fruibile dai destinatari finali e che quindi si possa finalmente compiere un primo passo per restituire dignità a questo territorio. Mi auguro, nell’attesa della risposta della Commissione che, la Regione, sia solerte nel fare i controlli dovuti e ripristinare la legittimità dell’iter per l’assegnazione delle abitazioni».

FONDI PER I MIGRANTI. FERRARA (M5S) CHIEDE ALLA COMMISSIONE LO STATO DELL’ARTE DEL PROGRAMMA SU.PR.EME

Comunicato stampa 17.04.2021

«Il Programma Su.Pr.Eme è l’ennesima occasione perduta a danno delle regioni del Sud e delle popolazioni di migranti ai quali è rivolto». L’eurodeputata Laura Ferrara ha interrogato la Commissione europea sullo stato dell’arte del Programma Su.Pr.Eme. Italia finanziato nell’ambito dei fondi AMIF della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs.

«Sono ben cinque le regioni italiane oggetto dell’azione del programma Su.Pr.Eme., Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. Il suddetto Programma è stato approvato dalla Commissione europea il 25.07.2019 con contributo monetario comunitario di oltre 30 milioni di euro. Gli interventi previsti avrebbero dovuto avere una durata di 18 mesi e concludersi nell’aprile 2021, fra tre giorni esattamente. Obiettivo principale era la realizzazione di un piano straordinario integrato di interventi finalizzati al contrasto e al superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti nei territori che presentano maggiori criticità, come, appunto, le regioni beneficiarie. 

Nonostante il carattere emergenziale di tale programma ancora oggi i migranti nei territori interessati continuano ad essere vittime del caporalato e delle mafie e le loro condizioni di vita, in ghetti abusivi e pericolosi, permangono senza il minimo requisito di dignità umana. Evidente dunque il mancato raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia la Commissione europea proroga di ulteriori 12 mesi la scadenza del programma senza, però, prevedere alcuna variazione degli interventi. Eppure nel frattempo è sopravvenuta una pandemia e azioni progettate nel 2018 potrebbero non aver lo stesso impatto positivo nel 2022.

Per tali motivi, attraverso una interrogazione alla Commissione europea, ho chiesto maggiori chiarimenti sullo stato dell’arte del Programma Su.Pr.Eme. Italia e in particolare su come procede in Calabria i cui interventi erano previsti nella Piana di Sibari e di Gioia Tauro e risultano tuttora in forte ritardo» conclude la pentastellata eletta al Parlamento europeo.

AGENDA URBANA. FERRARA (M5S): SI CONCRETIZZINO I PROGETTI, NON SI PUÒ PERDERE QUESTA OCCASIONE.

Comunicato stampa 23.04.2021

«Da qualche settimana il Comune di Rende pare abbia accelerato sull’iter progettuale che riguarda la cosiddetta Agenda urbana». È quanto riportato in un nota della parlamentare europea, Laura Ferrara che continua:

«Si tratta di una strategia centrale della politica di coesione calabrese per il periodo 2014-2020. 

Notevoli i ritardi che riguardavano i singoli interventi previsti nei centri urbani di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza. Proprio sui progetti riguardanti Cosenza e Rende – ricorda la Ferrara -, a gennaio di quest’anno, la Commissione europea evidenziava in una risposta ad una mia interrogazione, come fosse necessario selezionare gli interventi entro gennaio 2021 e completarli entro dicembre 2022. Ancora in quella stessa comunicazione si dava notizia di come il Comune di Rende avesse già programmato la selezione delle operazioni per le quali si prevede la piena funzionalità e operatività entro dicembre 2022».

«Accolgo, quindi, con piacere gli annunci dell’amministrazione rendese circa l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’Agenda Urbana Cosenza – Rende 2014-2020. Un progetto, per come leggo, che punta alla sostenibilità ambientale, alla connettività ma soprattutto all’integrazione dei due centri urbani. Mi auguro sinceramente di vedere presto azioni concrete per la realizzazione delle opere previste». 

«Siamo consapevoli, infatti, di come l’Agenda Urbana Cosenza – Rende, così come quella degli altri agglomerati coinvolti, risenta di anni di immobilismo e quindi di gravi ritardi sulla spesa. Ciò potrebbe mettere a rischio gli investimenti. Per questo continuerò a monitorare l’iter progettuale e l’effettiva spesa delle risorse». 

«Mentre il dibattito di molti amministratori locali e regionali continua a concentrarsi sulle future risorse del Recovery Fund, sicuramente necessarie alla ripresa economica del Sud, proprio alle nostre latitudini vi sono tantissime risorse comunitarie già stanziate ma inutilizzate per l’effettiva incapacità di spesa delle amministrazioni. 

Il mio appello – in conclusione – è per non disperdere questi importanti finanziamenti e lavorare, di concerto con la comunità, affinché tutti gli interventi diventino patrimonio collettivo per la crescita del nostro territorio».

PROGETTO PROMETEO, FERRARA (M5S) INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA

Comunicato stampa 20.05.2021

«Impianti solari installati e mai entrati in funzione perché abusivi, a Cetraro come a Tropea». L’eurodeputata Laura Ferrara interviene sulla deplorevole vicenda del progetto Prometeo che si evolve con un rinvio a giudizio alla Corte dei Conti, su ordine della Procura Regionale della Corte dei Conti della Calabria.

«Ho inviato alla Commissione europea apposita interrogazione – informa in una nota la Ferrara – per chiedere maggiori informazioni sui finanziamenti comunitari del Por Calabria/Fesr 2007-2013, Asse II Energia, Linea Intervento 2.1.1.1, con i quali è stato finanziato il progetto “Prometeo” che vede, fra gli altri, beneficiarie le Asp di Cosenza e Vibo Valentia per la realizzazione di impianti termodinamici a concentrazione solare per la produzione di energia termica ed elettrica. Tale importante risparmio energetico si sarebbe compiuto, peraltro, al servizio di due strutture ospedaliere pubbliche: l’ospedale “Iannelli” di Cetraro e il presidio ospedaliero di Tropea.

Diversi in Calabria i progetti finanziati in questa specifica linea d’intervento dell’Asse Energia del Por 7-13. Visti i risultati di quelli suddetti, nella mia interrogazione chiedo, inoltre, alla Commissione di conoscere quali e quanti impianti furono finanziati e quali di essi sono effettivamente funzionanti.

Gli impianti di Cetraro e Tropea, nello specifico, non sono mai entrati in funzione perché realizzati in aree i cui vincoli paesaggistici e sismici non ne avrebbero permesso l’installazione. Su entrambe le opere, infatti, pende un ordine di demolizione e ripristino dei luoghi. 

Gli impianti versano in uno stato di totale abbandono. Oltre due milioni di euro di fondi comunitari letteralmente sprecati e altre risorse pubbliche dovranno essere impegnate per il futuro smantellamento degli ombrelli fotovoltaici mai entrati in funzione» conclude l’eurodeputata.

FONDI UE SOSPESI. FERRARA (M5S): “LA CALABRIA PAGA LO SCOTTO DI SCELTE AMMINISTRATIVE SCELLERATE E INEFFICIENTI”

20.10.2021

«Ancora una volta il sistema di gestione e controllo della spesa pubblica relativa ai fondi europei risulta essere carente e poco trasparente». È questo il commento dell’eurodeputata Laura Ferrara, all’indomani della notizia diffusa dalla testata giornalistica LaCNews24, circa l’interruzione dei pagamenti FSE da parte della Commissione europea nei confronti della Regione Calabria a causa di una serie di irregolarità.

«Ho già presentato apposita interrogazione su quanto emerso dall’esclusiva pubblicata ieri sul sito di “LaC” – scrive in una nota la Ferrara -. Secondo quanto riportato la Regione Calabria avrebbe presentato due distinte domande di pagamento, l’8 giugno ed il 28 luglio del 2021, a cui non sarebbe stato dato seguito. La Commissione in data 8 agosto 2021 avrebbe poi comunicato alla Regione l’interruzione dei pagamenti come misura precauzionale necessaria in seguito ad irregolarità riscontrate nella spesa a valere sul FSE.

Criticità ed errori che si ripetono nel tempo, basta ricordare quanto successe a valere sul Por 7-13. La Commissione europea chiese alla Regione ulteriori chiarimenti circa la rendicontazione finale che non venne accettata in prima istanza. Ricordo – continua – che su quel Programma operativo sono ancora diversi i progetti oggetto di indagini nazionali, e 35 in totale quelli non funzionanti. A questa situazione poco edificante – così come mi informava la Commissione in risposta ad una mia interrogazione – andavano ad aggiungersi le irregolarità sistemiche nel controllo dei progetti finanziati, quindi un sistema di gestione e controllo da parte dell’Autorità di Audit che non avrebbe garantito la correttezza della spesa. Le stesse criticità che potrebbero mettere a rischio l’intero Por 14-20».

«Alla Commissione chiedo nello specifico quali azioni e/o interventi in dettaglio sono state inficiate da irregolarità che hanno determinato la sospensione dei pagamenti; a quanto ammontano, ad oggi, le risorse bloccate e se tali carenze siano tali da poter mettere a rischio l’intero Programma Operativo Regionale nonché i futuri interventi a valere sul PNRR.

In attesa di comprendere meglio come e se si risolveranno tali problematiche voglio far notare come ciò influirà irrimediabilmente sul buon andamento della prossima programmazione e la chiusura in tempi certi di quella in corso. Ritardi che si accumulano su altri ritardi. La Calabria ed i calabresi pagano così lo scotto di una spesa scellerata dei fondi comunitari e di un controllo superficiale da parte degli organi preposti» conclude l’europarlamentare del M5s.

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