Report attività parlamentare – Aprile 2018

COMMISSIONE LIBE:

In questo mese si sono tenuti i consueti dibattiti, scambi di opinioni, votazioni su progetti di documenti legislativi, presentazione di emendamenti e audizioni. Tra le principali attività, la Commissione LIBE, con  36 voti a favore , 12 contrari e 8 astenuti, ha approvato il rapporto sul regolamento “Procedure” di cui sono stata relatrice. Il regolamento assicura un giusto equilibro tra l’esigenza di garantire la protezione internazionale a chi ne ha diritto e una procedura veloce ed efficace, riducendo gli abusi che hanno contribuito a sovraccaricare i sistemi di asilo degli Stati membri. Vengono quindi ridotti i tempi per valutare le domanda di asilo  (2 mesi per una procedura accelerata e  6 mesi per le procedure ordinarie. La media attuale dei tempi di attesa raggiunge i 18 mesi). Per i Paesi di  primo ingresso (come l’Italia) viene così previsto un carico burocratico minore. Con la previsione di maggiori garanzie per i richiedenti asilo, viene introdotta una lista comune di “Paesi di origine sicuri” e criteri europei per la determinazione di liste nazionali di “Paesi terzi sicuri”, verso i quali i richiedenti asilo possono essere rimandati, nel rispetto della Convenzione di Ginevra. Si conclude un lungo lavoro su una relazione per la quale sono stati presentati circa 1.600 emendamenti. I punti di discussione più delicati riguardavano infatti i diritti dei richiedenti, compreso il diritto di ricorso, il diritto all’assistenza legale, la protezione dei minori non accompagnati e  l’efficacia della procedura nonché le misure contro l’abuso del sistema attuale. La relazione completa il quadro della riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS).

Tale riforma mira a promuovere l’armonizzazione delle norme di protezione internazionale ravvicinando ulteriormente la legislazione in materia di asilo degli Stati membri dell’UE al fine di ottenere maggiore solidarietà e una più equa ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri dell’UE.

 Diverse le attività svolte sul tema del funzionamento dell’area Schengen: è stato adottato il rapporto annuale in cui è stato evidenziato l’impatto negativo dei controlli alle frontiere interne ed è stata presentata la proposta della Commissione europea sulla modifica del regolamento (UE) 2016/399 per quanto riguarda le norme applicabili al ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne. Si è discusso anche sull’ attuazione delle disposizioni concernenti il sistema d’informazione Schengen nella Repubblica di Bulgaria e in Romania.

E’ stata affrontata la questione dei visti umanitari europei. Si vorrebbe introdurre la possibilità di richiedere un visto umanitario europeo direttamente presso qualsiasi consolato o ambasciata degli Stati membri. Lo Stato membro che rilascia il visto dovrebbe essere successivamente responsabile della procedura di asilo. Tuttavia, potrebbe essere previsto anche un sistema di ricollocazione. Sarebbe una forma di via legale per contrastare il ricorso a trafficanti di essere umani e l’inaccettabile bilancio delle vittime nel Mediterraneo tra cui vi sono persone che hanno veramente bisogno di ricevere protezione  internazionale.

La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo in questo mese ha deciso di organizzare nella Commissione Libe, congiuntamente alle Commissioni AFCO, JURI e ITRE, un’audizione sul caso Facebook / Cambridge Analytica. Il prossimo mese Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook verrà ascoltato per ottenere la spiegazione sull’uso dei dati degli utenti di Facebook da parte di Cambridge Analytica e le questioni relative alla protezione dei dati, l’impatto sulle campagne  elettorali, le fake-news, la posizione di mercato di Facebook ecc..

Dopo l’audizione pubblica organizzata sulla situazione in Ungheria in cui erano presenti anche autorità del governo ungherese le quali hanno illustrato i loro punti di vista, ha avuto luogo un primo scambio di opinioni sulle linee principali del progetto del rapporto di cui sono relatrice ombra. La relatrice Sargentini ha sottolineato che i fatti menzionati nel rapporto rappresentano una minaccia sistemica alla democrazia, allo stato di diritto e ai diritti fondamentali in Ungheria e costituiscono un chiaro rischio di grave violazione dei valori dell’articolo 2 TUE. Pertanto, il progetto di relazione contiene una proposta motivata di decisione del Consiglio, conformemente all’articolo 7, paragrafo 1, TUE, ovvero la  misura sanzionatoria più forte a disposizione dell’Ue nei confronti di uno stato membro che non è mai stata applicata, consistente nella sospensione di alcuni diritti derivanti dall’adesione all’UE, tra cui quello di voto nel Consiglio .

Si è discusso dell’operazione Themis (che ha sostituito Triton dal 1 febbraio 2018), dal carattere multifunzionale nell’ambito dello scopo di controllo delle frontiere dell’Unione europea (vigilanza delle frontiere esterne, contrasto alle migrazioni senza controllo e i crimini transfrontalieri, garantire il soccorso dei migranti in mare in maniera più diffusa, raccolta di intelligence). Rispetto alle 30 miglia di Triton, Themis ha una linea di pattugliamento di 24 miglia dalle coste italiane.

Nell’ottica di migliorare il contrasto al terrorismo è stato trattato il tema relativo ai controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall’Unione e che abroga il regolamento (CE) n. 1889/2005. L’attuale regolamento relativo ai controlli sul denaro contante impone alle persone fisiche in entrata o in uscita dall’UE che recano con sé somme di denaro pari o superiori ai 10 000 EUR di presentare un’apposita dichiarazione. Nulla è invece previsto per il denaro contante inviato per posta, come merce o con corriere. Si cerca di colmare queste e altre lacune riguardanti scambio di informazioni tra autorità, sanzioni, attuazione tra diversi Stati membri.

Il congelamento e la confisca dei beni derivanti da attività criminose transfrontaliere sono  uno strumento importante per combattere criminalità, inclusa quella organizzata, il finanziamento del terrorismo e per fornire fondi aggiuntivi da investire in attività di contrasto o in altre iniziative di prevenzione della criminalità, e risarcire le vittime. In Libe si sta cercando di migliorare la normativa sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca, divenuta frammentaria, obsoleta e  con lacune che possono essere sfruttate dai criminali.

Congiuntamente con la commissione FEMM è stata trattata la questione dell’adesione dell’UE alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Il servizio giuridico ha presentato il proprio parere sull’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul. Inoltre è stato votato il report di iniziativa diretto a valutare l’attuazione della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato negli Stati membri dell’UE. Sono state evidenziate lacune nell’attuazione della direttiva dovute alla sua diversa interpretazione a livello nazionale e a differenze nelle legislazioni penali nazionali che si riflettono sulla protezione delle vittime.

COMMISSIONE JURI

La riunione di aprile della Commissione JURI si è aperta con uno scambio di vedute con il Commissario europeo Frans Timmermans, nell’ambito del dialogo strutturato fra Parlamento e Commissione. A seguire vi è stata la presentazione dei risultati di uno studio sull’approccio comune UE alla normativa in materia di responsabilità ed assicurazioni per i veicoli a guida autonoma e controllata. Secondo lo studio in questione sarebbe necessario rivedere l’attuale quadro legislativo UE in materia di responsabilità civile ed assicurazioni e ciò non solo al fine di assicurare coerenza giuridica ed una migliore tutela dei diritti dei consumatori, ma anche per generare un valore economico aggiunto. Si calcola infatti che il valore aggiunto dell’introduzione di sistemi di guida autonoma o senza autista sia pari ad € 148 miliardi.

La prima giornata di lavori si è conclusa con una riunione dei coordinatori.

Il giorno successivo, dopo uno scambio di vedute con il Commissario europeo alla Giustizia Vera Jourová, sono stati votati alcuni dossier tra cui l’EU Justice Scoreboard , ovvero il quadro di valutazione UE della giustizia 2017.

Dopo i voti si è svolto uno scambio di vedute con il direttore esecutivo dell’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale Antonio Campinos.

A seguire è stato audito il deputato Victor Bostinaru’s nell’ambito della procedura per la revoca, o la difesa, dell’immunità parlamentare del medesimo.

La sessione pomeridiana del 24 aprile è stata aperta dalla presentazione dello studio del Parlamento europeo sulle sentenze nell’ambito della Conferenza dell’Aia in materia di diritto internazionale privato, alla quale è seguito un hearing sull’“Hague Judgments Project”, finalizzato ad affrontare la questione dei negoziati per una convenzione mondiale sul riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze in materia civile e commerciale.

La commissione ha poi discusso della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla legge applicabile all’opponibilità ai terzi della cessione dei crediti. Si tratta di un dossier molto tecnico in materia di diritto commerciale.

A seguire si è discusso del progetto di parere destinato alla commissione per il commercio internazionale su come gestire meglio la globalizzazione: aspetti commerciali.

La riunione si è conclusa con l’esame della richiesta di revoca dell’immunità parlamentare del deputato Manolis Kefalogiannis nonché con l’esame di un contenzioso che riguarda il Parlamento europeo.

TERRITORIO

Terminata la campagna elettorale ed in attesa della formazione del prossimo Governo nazionale, continuiamo le nostre attività a servizio dei cittadini.

Il mese di Aprile è stato denso di iniziative e di appuntamenti sul territorio nazionale.

Il 14 Aprile siamo stati in Molise per partecipare al rush finale della campagna elettorale a sostegno dei nostri candidati alle elezioni regionali molisane 2018.

Dopo una lunga e difficile battaglia i risultati elettorali ci premiano come primo movimento politico della Regione.

Nel fine settimana successivo, ho partecipato ad incontri con cittadini ed attivisti tenutisi, rispettivamente, a San Pietro in Guarano, a Rende ed a Cittanova.

In tali giornate abbiamo ascoltato e raccolto le istanze delle persone nonché le loro proposte ed i loro suggerimenti.

Sempre centrale è l’interesse per le vicende del sistema depurativo calabrese, per tale motivo, nella giornata del 23 aprile insieme a Renato Bruno  portavoce M5S al Comune di Scalea, abbiamo discusso ed esposto dinanzi alla Commissione PETI del Parlamento Europeo la nostra petizione già inoltrata alle istituzioni comunitarie nel maggio 2017.

Tale petizione è finalizzata a chiedere l’intervento delle istituzioni comunitarie affinchè sollecitino la Regione Calabria ad adottare tutti quei provvedimenti urgenti e necessari a sanare le criticità che affliggono il sistema depurativo regionale.

Sempre in tema di depurazione, inoltre, con apposita interrogazione parlamentare rivolta alla Commissione Europea, ho chiesto quale fosse lo stato dell’arte delle procedure d’infrazione europea che coinvolgono i numerosi agglomerati calabresi, altresì ho chiesto che venisse data trasparenza ai nuovi investimenti (a valere sui fondi europei) che la regione Calabria farà in tale settore.

Infine, con altre interrogazioni abbiamo portato a conoscenza delle istituzioni comunitarie tutte le criticità legate alla politica di sviluppo territoriale integrato della Regione Calabria:sia per quanto riguarda la Strategia per i principali poli urbani regionali, sia per quanto riguarda la Strategia per le aree urbane di dimensione inferiore, sia per la la Strategia per le aree interne.

Continuate a contattarmi per le vostre segnalazioni e per essere sempre aggiornati sulle nostre attività.

Un abbraccio,

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