Dal 2014 la Russia ha trasferito segretamente fiumi di denaro a partiti, associazioni e soggetti di diversi Paesi per creare una rete di influenza e consenso.
Anche il Parlamento europeo si è occupato dei rapporti tra il Cremlino e forze politiche europee, su cui pretendiamo maggiore approfondimento e chiarezza. Questo quadro fa comprendere le minacce rappresentate dalle attività di coloro che in Europa amplificano il sistema propagandistico di regimi autoritari come quello di Putin.
Fake news e disinformazione online sono pericolosi strumenti funzionali alle politiche di guerra per minare il sostegno all’Ucraina, orientare l’opinione pubblica e interferire nei processi democratici.
Occorrono maggiori sforzi per contrastare le forme di finanziamento occulte provenienti da regimi stranieri, per rafforzare le pratiche di fact checking e la cooperazione delle piattaforme dei social media con le autorità.
La sicurezza dell’Europa dipende dalla capacità di difendersi dalle ingerenze straniere, ma sopratutto da un inevitabile processo di pace a cui tutta l’Unione deve tendere senza se e senza ma.