Circoscrizione Sud

UE, FERRARA (M5S): UNO STATUTO SPECIALE PER IL SUD ITALIA, IN EUROPA PER CAMBIARE

comunicato stampa 11.09.2019

«Uno Statuto speciale per il Sud Italia. Il Movimento 5 Stelle sostiene la proposta che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte porta oggi a Bruxelles. La spaccatura dell’Europa secondo un asse Nord-Sud è inaccettabile e non più sostenibile. La disoccupazione giovanile nel Sud Italia supera il 50%, mancano investimenti, politiche di sviluppo e strategie di rilancio. Per questa ragione, l’idea di uno Statuto speciale che convogli risorse straordinarie ed eccezionali favorirà quello scatto di reni che i cittadini chiedono all’Europa da molti anni. Auspichiamo che il Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen inserisca questa proposta fra le sue linee programmatiche. Contestualmente, noi lavoreremo al Parlamento europeo per cambiare le politiche di austerità che hanno impoverito il Sud Italia, moltiplicando la desertificazione dei nostri territori, emigrazione, povertà e disoccupazione. Per far ritornare la fiducia e per rimettere in carreggiata il progetto europeo fiaccato da anni di crisi e di errori, l’Europa deve tornare a essere una comunità dove i cittadini e i loro interessi vengono messi al primo posto, e dove a tutti sia assicurata l’opportunità di realizzarsi», così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara.

FERRARA (M5S): BENE ACCORDO CON CINA MA UE POCO INCISIVA SU TUTELA PRODOTTI DEL SUD ITALIA

Comunicato stampa 06.11.2019

«Sono 26 su 100 i prodotti italiani di eccellenza tutelati dall’accordo raggiunto dalla Commissione europea con la Cina. Un numero davvero esiguo rispetto a tutto il Made in Italy che subisce perdite economiche enormi a causa della contraffazione e del cosiddetto italian sounding. Oltre 100 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo (dati Coldiretti febbraio 2019) e purtroppo la Cina è uno dei Paesi con maggiore incidenza del fenomeno.

Nella lista dei 26 non trovano posto purtroppo l’olio extra-vergine d’oliva, la ‘Nduja di Spilinga, la cipolla di Tropea, le lenticchie di Altamura o i pomodori di San Marzano. Tutelare questi e tantissimi altri prodotti equivale a tutelare prima di tutto i consumatori rendendoli consapevoli di ciò che acquistano, ma anche i produttori e quindi le economie dei Paesi di provenienza.

Nella lista, ad eccezione della mozzarella di Bufala Campana, non vi è traccia di prodotti del Sud Italia eppure sono innumerevoli i prodotti che in Cina così come in tutto il mondo ci invidiano e cercano di imitare.

L’Europa deve essere più incisiva nella protezione dei prodotti italiani con politiche commerciali chiare e che garantiscano regole comuni sulla trasparenza di origine del prodotto». Così in una nota l’eurodeputata Laura Ferrara. 

Reddito di cittadinanza, Ferrara (M5S): un aiuto concreto per tantissimi calabresi

Comunicato stampa 19.11.2019

“Sono ottimista su quelli che potrebbero essere gli effetti del Reddito e pensione di cittadinanza erogati a circa 64mila beneficiari calabresi”. L’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, commenta positivamente le previsioni della filiale calabrese di Bankitalia che parla di un incremento dei consumi anche grazie alle misure di sostegno varate da quando al Governo c’è il Movimento 5 stelle.

“Circa l’8% delle famiglie residenti in Calabria beneficia di reddito o pensione di cittadinanza. Una fascia importante della popolazione calabrese che evidentemente finora ha vissuto sotto la soglia di povertà e oggi si vede restituita la dignità e la possibilità di migliorare la propria vita. I consumi, in particolare di beni primari quali farmaci, cibo e indumenti, non potranno che subire un incremento, a dimostrazione – conclude la Ferrara – che misure come il Reddito di cittadinanza, già ampiamente diffuse in quasi tutta Europa, agiscono in maniera positiva sull’intera economia dei territori”.

CRISI DELL’OLIO, FERRARA (M5S): “UE TUTELI IL SETTORE E RIVEDA GLI ACCORDI INTERNAZIONALI”Comunicato stampa 13.02.2020

«Per Calabria, Puglia e altre regioni del Sud Italia, in cui la produzione dell’olio extravergine 100% italiano rappresenta un comparto strategico e primario per l’economia, il crollo dei prezzi è fonte di seria preoccupazione». L’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, interviene sulla crisi dell’olio che sta mettendo in ginocchio i produttori.
«In Calabria molti produttori olivicoli lamentano da tempo gravi difficoltà  –  afferma la Ferrara – e ciò avviene anche in altre regioni italiane. Lo scenario è desolante. Negli ultimi mesi il calo dei prezzi dell’olio, che sui valori massimi all’origine tocca i 3 euro al chilogrammo, sta fomentando la delusione e la rabbia nelle campagne poiché molti produttori olivicoli della regione non riescono più a coprire i costi di conduzione dell’oliveto.
La delusione e la rabbia sono rese ancora più esasperate dal fatto che i depositi sono pieni.
In Calabria, secondo Frantoio Italia, al 31 gennaio 2020, erano giacenti 15.827 tonnellate di olio extravergine
sfuso e oltre 452mila litri di olio evo in bottiglia, tutto di produzione locale».
«Secondo alcune associazioni di categoria le criticità del settore sono da ricondurre a molteplici fattori: dalle
contraffazioni, all’invasione di olio straniero a dazio zero, al falso made in Italy. Un problema che si riflette anche sul consumatore, il quale rischia di vedere sugli scaffali dei supermercati sempre più oli di provenienza straniera e non tracciabili».
«Stiamo assistendo ad una crisi storica di questo settore, i ribassi arrivano anche al 40%. Per questo chiedo alla Commissione quali misure urgenti intende adottare per sostenere i produttori olivicoli che si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti e se intende tutelare il settore olivicolo sollecitando un’intensificazione dei controlli per arginare fenomeni di contraffazione e di falso made in Italy».
«Più volte il Movimento 5 stelle in Europa, anche nella passata legislatura, ha denunciato le politiche commerciali e gli accordi internazionali (a dazio zero) che penalizzano l’olio italiano. La produzione di olio in altri Paesi ha costi molto più bassi e la filiera non è tracciabile e di qualità come in Italia. Ritengo che l’Unione europea debba essere sollecitata a promuovere politiche immediate di tutela di un importante settore economico locale che rischia seriamente di essere cancellato».

UE, FERRARA (M5S): USARE IL RECOVERY FUND PER LA FISCALITÀ DI VANTAGGIO AL SUD

comunicato stampa 09.10.2020

“Il primo ottobre è partita la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud, una misura varata dal Governo a fronte dell’emergenza Covid ma che si attendeva da tempo per colmare il gap occupazionale con il resto del Paese e d’Europa. Le Regioni del Sud Italia presentano, infatti, un PIL pro capite al di sotto del 90% della media Ue. Per una reale efficacia della misura, che inizialmente beneficerà del temporary framework in materia di aiuti di Stato, la fiscalità di vantaggio andrebbe applicata per un periodo di gran lunga superiore a quello previsto e cioè il 31/12/2020. Questa misura va prorogata anche nei prossimi anni, magari grazie al programma Next Generation EU e agli altri strumenti della politica di coesione”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara che annuncia di aver presentato una interrogazione alla Commissione europea.

“Fare impresa e lavorare al Sud costa di più, a causa di un deficit di produttività legato a un progressivo disinvestimento infrastrutturale, formativo e istituzionale, aggravato dalle politiche di austerity degli ultimi anni. La Commissione europea ha definito il Bonus Sud una misura necessaria, appropriata e proporzionata per affrontare i danni economici dovuti al Coronavirus. Tuttavia, i problemi economici del Sud sono endemici e hanno radici antiche, una proroga del Bonus Sud darebbe  quella spinta che i cittadini aspettano da anni“, conclude Ferrara.

  IL VOTO SULLA PAC NON È CONTRO GLI AGRICOLTORI NÉ CONTRO IL M5S

26.10.2020

“È davvero triste arrivare, dopo 6 anni di lavoro insieme, ad un botta e risposta tra colleghi a mezzo stampa.

Ed è ancor più triste, oltre che scorretto, ritrovarsi etichettato come irresponsabile, come irrispettoso delle regole, come appartenente alla fronda di Tizio o di Caio. 

Mi trovo costretta ad usare fb per chiarire alcuni aspetti basilari, posto che alla mail interna da me inviata in data 21/10 alle ore 18.49 a tutta la delegazione non ho mai ricevuto alcuna risposta. 

Ho ritenuto di esprimere voto contrario rispetto al testo del PE di riforma della PAC perché, sinteticamente, poco ambizioso e non in linea con gli obiettivi degli Accordi di Parigi e del Green Deal. Con il mio voto contrario pretendevo la bacchetta magica per cambiare le cose dall’oggi al domani? No. Mi sarebbe piaciuto che il testo tornasse in Commissione parlamentare in modo che si potessero migliorare diversi aspetti e coniugare esigenze degli agricoltori (tutti) con esigenze ambientali. Considerata l’importanza che riveste la PAC, che rappresenta un terzo del bilancio dell’UE e resta in vigore 7 anni, prendere più tempo per provare ad avere un testo più ambizioso da negoziare con consiglio e commissione mi sembrava doveroso.  

Rigettare il testo del PE di riforma della PAC e rivederlo in commissione parlamentare avrebbe arrecato danni agli agricoltori? 

No, l’attuale PAC è già stata prorogata di 2 anni, per cui gli agricoltori avrebbero continuato a ricevere i fondi senza subire danni economici.  

Far passare la notizia che chi ha votato contro é distante dagli agricoltori è dunque scorretto dal punto di vista tecnico e politico, e lo è ancor più accostare questo voto alle difficoltà economiche che tutti i cittadini stanno vivendo in questo particolare momento storico a causa dell’emergenza COVID. 

Quanto alle difficoltà che il M5S sta vivendo al suo interno, paleso da tempo la mia forte delusione e sofferenza rispetto a decisioni e pratiche agite a livello nazionale senza alcun coinvolgimento, senza trasparenza e in spregio ai più elementari principi sui quali si sarebbe dovuta basare la nostra forza politica. Sono in corso gli Stati generali ai quali sto prendendo parte con l’impegno di evidenziare aspetti da modificare nel nostro funzionamento e temi da affrontare con coraggio per ritrovare un’identità ormai persa. 

Spero che questi sforzi e questo tempo non rappresenteranno un’occasione persa” così l’eurodeputata del M5s, Laura Ferrara,  in lungo post su Facebook. 

PESCA SARDELLA, FERRARA (M5S): “LA CAMPAGNA SPERIMENTALE PRIMO PASSO PER RICONOSCERE UN COMPARTO FONDAMENTALE IN CALABRIA”

Comunicato stampa 23.01.2021

«La Regione Calabria dà il via alle procedure che consentiranno a breve l’avvio della campagna sperimentale di pesca con la sciabica della sardella. Un primo, positivo, risultato che vede la luce dopo lunghe interlocuzioni con il Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e della Pesca». L’eurodeputata Laura Ferrara, ripercorre l’iter che ha portato, oggi, la Regione Calabria ad avviare le procedure per la pubblicazione del bando di selezione delle barche idonee per la campagna sperimentale di pesca.

«Già  a febbraio 2019, infatti, sollecitavo all’allora Ministro Centinaio, la possibilità di avviare ulteriori campagne di pesca sperimentale riguardanti anche il novellame di sardina (Sardina pilchardus) ed  altre specie ittiche. Oggi questo è possibile e mi auguro che la Regione Calabria continui questo lavoro in maniera spedita e proficua a sostegno delle marinerie calabresi.

Le campagne di pesca sperimentale sono infatti finalizzate a raccogliere dati scientifici da utilizzare per la redazione dei Piani di gestione nazionali, i quali consentirebbero, in modo regolamentato, tipologie di pesca che altrimenti ricadrebbero in divieti stabiliti dalla normativa europea. Un percorso  che consentirebbe un modello di pesca sostenibile -spiega la Ferrara-  con ricadute positive sull’intero comparto, salvaguardando nel contempo produzioni tipiche e il Made in Italy, rispetto delle norme, dell’esigenza di conservazione e di gestione degli stock ittici nonché degli interessi dei pescatori italiani. Inoltre valorizzerebbe e tutelerebbe il ruolo della piccola pesca artigianale».

«Ciò contribuirà, in parte, a dare sollievo alle difficili condizioni socio-economiche in cui versano le attività produttive delle imprese ittiche operanti sul territorio calabrese già da tempo, difficoltà acuite ulteriormente con la pandemia. In questa regione esistono dei tradizionali prodotti di eccellenza e di nicchia (es. “sardella” e/o “rosamarina”) la cui materia prima, un tempo pescata interamente nei mari circostanti, viene sovente sostituita dal pesce ghiaccio importato dalla Cina. In tal modo, i divieti imposti dalla normativa europea e la mancanza di Piani di gestione riguardanti determinate attività di pesca, finiscono per penalizzare irrimediabilmente una produzione locale unica, facente parte di un patrimonio culturale ed alimentare di inestimabile valore e che potrebbe rappresentare una fonte di ricchezza  per un’intera regione».

«La richiesta di sperimentazione, finalmente accolta dal Ministero – conclude Laura Ferrara- va nella direzione di attenuare i problemi e le conflittualità delle marinerie derivanti anche dal Reg. (CE) n. 1967/2006,  sostenendo invece le eccellenze del Made in Italy e la piccola pesca con concreti aiuti, da completare con la riconsiderazione in sede europea, con idonei strumenti, dei vincoli e delle direttive impartite al settore. Modifiche regolamentari necessarie, sulle quali sin dal mio insediamento al Parlamento europeo insisto con apposite interrogazioni alla Commissione europea».

AGRICOLTURA, M5S EUROPA: NO SCIPPI AI FONDI DEL SUD ITALIA, INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

comunicato stampa 26.01.2020

“Basta scippi al Sud, la ripartizione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) deve rimanere invariata. Il criterio, proposto a Bruxelles dalla Regione Emilia Romagna, della Produzione Lorda Vendibile (Plv) non va inserito tra i parametri da prendere in considerazione per il calcolo dell’indice di riparto delle risorse Feasr tra i Psr regionali nei due anni di transizione 2021 e 2022. Sarebbe infatti discriminatorio in quanto questo criterio penalizzerebbe ancora di più chi opera in Regioni in condizioni di svantaggi strutturali ed economici come quelle del Sud Italia. In una interrogazione presentata alla Commissione europea – prima firmataria l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara – abbiamo evidenziato che con questa nuova modalità di calcolo ci sarebbero regioni che subirebbero un taglio di oltre cento milioni dia euro in due anni,. Nello specifico, quasi 153 milioni in meno la Campania, poco meno di 124 milioni la Sicilia, 32,8 milioni la Puglia, 31,3 la Basilicata, 30,6 l’Umbria e 29,8 milioni la Calabria. Questo sarebbe inaccettabile”, così in una nota congiunta gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle eletti nella circoscrizione Sud, Laura Ferrara, Isabella Adinolfi, Mario Furore e Chiara Gemma e nella circoscrizione Isole Dino Giarrusso.

“L’obiettivo cardine dei fondi europei è quello di sostenere e aiutare i territori economicamente più svantaggiati e non sottrarre risorse a vantaggio di Regioni che, storicamente, hanno standard soddisfacenti di produzione e commercializzazione. Alla luce di ciò riteniamo necessario mantenere, nel biennio di transizione, i parametri vigenti già utilizzati nella corrente programmazione 2014/2020 e chiediamo alla Commissione se ritiene questa proposta coerente agli Obiettivi e alle Priorità dei Regolamenti Ue, in particolare con quelli che regolano la transizione della Pac”, concludono i cinque europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

CONSULTORIO CELICO, ANCHE LAURA FERRARA (M5S) CONTRO LA CHIUSURA

10.02.2021

«Il consultorio di Celico (CS) non deve chiudere» anche l’eurodeputata Laura Ferrara si dice contraria alla decisione dell’Asp di Cosenza che prevede la chiusura del presidio sanitario.

«La medicina territoriale in Calabria deve essere valorizzata e non sacrificata – afferma la Ferrara -.  Il coro unanime contro il provvedimento di chiusura del consultorio di Celico è un chiaro sintomo che bisogna ripensare tale decisione. Spero ci possa essere una proficua collaborazione fra l’Azienda sanitaria e gli amministratori locali affinché il territorio non venga privato di questo istituto, il primo in Calabria. Una conquista avvenuta in nome della tutela della salute delle donne e dalla quale bisogna fare passi in avanti, migliorando l’offerta di servizi sanitari di prossimità e non riducendola sempre di più, fino a farla scomparire del tutto». 

PSR. FERRARA (M5S): SI MANTENGA IL METODO STORICO DI RIPARTO

Comunicato stampa 15.04.2021

«I criteri di ripartizione delle risorse FEASR devono colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e quelle più povere e marginali».

L’eurodeputata Laura Ferrara interviene nuovamente sul dibattito interno tra Regioni italiane circa la futura ripartizione delle risorse FEASR tra i PSR regionali nei due anni di transizione 2021 e 2022.

«Non è stato ancora raggiunto un accordo fra Ministero alle politiche agricole e Regioni – continua Ferrara –. La proposta mediatrice del Ministro Patuanelli, infatti, non può soddisfare le esigenze di regioni storicamente in condizioni di svantaggio strutturale ed economico come, appunto, la Calabria e altre regioni del Sud e non solo. Bisogna ricercare criteri non solo oggettivi, ma soprattutto idonei a rispondere agli obiettivi generali dello sviluppo rurale, nel rispetto della logica del criterio storico seguita dalla UE per ripartire il Fondo nel periodo 2021-2022».

«La proposta del ministro prevede l’introduzione nel 2021 di un 30% di questi nuovi criteri, definiti oggettivi e che comprendono ad esempio la produzione lorda vendibile, la superficie agricola utile, il numero di imprese, e il mantenimento del 70% dei parametri storici, e il ribaltamento delle percentuali nel 2022, con i criteri oggettivi a incidere per il 70% e i parametri storici per il restante 30%. L’adozione di questi nuovi criteri oggettivi non può avvenire senza un’analisi globale di tutte le risorse della Pac, senza un’adeguata rimodulazione, infatti si renderebbe ancora più ampio il divario tra regioni più sviluppate e meno sviluppate. Verrebbe meno, dunque, l’obiettivo cardine dei fondi europei: sostenere e aiutare i territori economicamente più svantaggiati e non sottrarre risorse a vantaggio di Regioni che, storicamente, hanno standard soddisfacenti di produzione e commercializzazione. Alla luce di ciò ho ritenuto necessario ribadire alla Commissione europea, in un’apposita interrogazione, come nella ripartizione del FEASR si debba comunque perseguire l’obiettivo primario di colmare il divario tra Regioni europee, mirando ad un giusto riequilibrio territoriale socio-economico e finanziario» conclude l’eurodeputata calabrese.

REDDITO DI CITTADINANZA. FERRARA (M5S): LA REGIONE RECUPERI I RITARDI E IMPLEMENTI I CPI

29.07.2021

«L’assessore regionale al lavoro, Orsomarso, afferma in una nota ufficiale e in piena campagna elettorale, che “rimedieranno alle storture create dal Reddito di cittadinanza il quale sarebbe – a suo dire – una misura inadeguata a creare occupazione». Così l’eurodeputata Laura Ferrara in una nota.

«Ovviamente dove anni di cattiva gestione e programmazione delle politiche attive da parte degli organi competenti, Regione Calabria in primis, hanno fallito, la madre di tutti i mali viene individuata, ora, nel Reddito di cittadinanza. Una misura di civiltà, un aiuto concreto a fasce della popolazione che da sempre sono state messe ai margini senza alcuna opportunità di entrare nel mercato del lavoro.

Il fatto che in Calabria i beneficiari del Reddito di cittadinanza non riescano ad essere reinseriti è sicuramente un dato di cui tener conto, e dunque la misura deve essere migliorata. 

Ma questo “flop” è un chiaro segnale di un corto circuito istituzionale. I numeri e i dati non si possono smentire e dicono chiaramente che la Regione Calabria al 31 marzo 2021 era ancora ferma a zero assunzioni di nuovi operatori nei Centri per l’Impiego (CPI) sulle 623 autorizzate. Questa è la vera stortura a cui l’assessore Orsomarso vorrebbe porre rimedio solo ora, in seguito alle denunce della stampa e del Movimento 5 stelle. Una gravissima inerzia di esclusiva responsabilità della Regione.

L’assessore al Lavoro calca, nella sua nota, la retorica secondo cui non si riescono a trovare lavoratori stagionali proprio a causa del Reddito di cittadinanza. Ignora forse che i datori di lavoro dovrebbero rivolgersi proprio ai Centri per l’impiego, sottodimensionati e inadeguati fino ad oggi, affinché chi percepisce il sostegno possa valutare le offerte di lavoro, potendone rifiutare al massimo tre, pena la perdita del sostegno. 

Se è vero, come scrive ancora Orsomarso, che sono state messe in atto tutta una serie di procedure per il potenziamento delle sedi, è vero anche che vi è stato un grave ritardo rispetto agli ingressi già previsti dal Piano straordinario di potenziamento inserito nella legge istitutiva del RdC, ritardo che di fatto ha bloccato e ha reso insoddisfacente il rilancio dei Centri per l’impiego calabresi».

AGRICOLTURA. FERRARA (M5S): BENE FONDO PEREQUATIVO PER GARANTIRE AL SUD RISORSE ADEGUATE

10.06.2021

“Grazie al costante dialogo con il ministro Patuanelli nessuna regione verrà penalizzata e riceverà meno risorse. È stato approvato dal MEF un fondo perequativo di circa 92 milioni, a favore di quelle regioni che nel nuovo criterio di riparto del Feasr avranno meno fondi.

Un primo soddisfacente risultato, in questo modo non ci sarà nessuna regione che avrà un euro in meno, rispetto a quanto avrebbe avuto con il riparto dei criteri storici e sarà garantita l’applicazione piena dei Piani di sviluppo rurale.

Rimango del parere che anche l’Europa debba ascoltare e soddisfare le esigenze di regioni storicamente in condizioni di svantaggio strutturale ed economico come, ad esempio, la Calabria e altre regioni del Sud e non solo. Bisogna ricercare criteri idonei a rispondere agli obiettivi generali dello sviluppo rurale e perseguire l’obiettivo primario di colmare il divario tra Regioni europee, mirando ad un giusto riequilibrio territoriale socio-economico e finanziario” così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara.

ROYALTIES, FERRARA (M5S): BENE TAVOLO TECNICO PER GIUNGERE AD ACCORDO IN FAVORE DEI PESCATORI 

comunicato stampa 06.07.2021

«Si avvii al più presto il tavolo tecnico fra Comuni del crotonese e Regione affinché ai pescatori venga riconosciuto il giusto indennizzo per il mancato pescato causato dalle operazioni estrattive delle piattaforme Eni». L’eurodeputata Laura Ferrara che, sulla mancata erogazione delle royalties ai pescatori del litorale crotonese, aveva sollecitato anche l’Unione europea, accoglie con favore la richiesta del tavolo tecnico inoltrata alla Regione, per giungere ad una giusta soluzione della vertenza. «Da tempo chiediamo, insieme all’allora consigliere comunale Ilario Sorgiovanni oggi assessore al Comune di Crotone, e alla collega deputata del Movimento 5 stelle, Elisabetta Barbuto, la revisione dell’attuale Accordo Quadro vigente, con l’integrazione di uno specifico articolo di norma, che definisca in modo strutturale e stabile l’entità del contributo annuo spettante ai pescatori del compartimento di Crotone e degli altri Comuni interessati. Sono certa che un impegno comune fra sindaci degli 8 Comuni coinvolti e Regione Calabria restituirà, anche se con grave ritardo, dignità e certezze per il futuro al comparto pesca del crotonese. Da anni le marinerie reclamano un diritto negato, un giusto risarcimento mancato per un errore interpretativo. È necessario, ora, inquadrare giuridicamente in maniera appropriata la vera natura delle royalties, così da fugare i dubbi in merito all’autentica natura solo risarcitoria delle misure in oggetto, anche per il futuro» conclude Laura Ferrara.

UE, FERRARA (M5S): DECONTRIBUZIONE SUD UN SUCCESSO, COMMISSIONE CONFERMI PROROGA

comunicato stampa 22.10.2021

“Decontribuzione Sud è un’agevolazione fiscale finalizzata a salvaguardare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese. La misura, introdotta dal governo Conte, è stata poi prorogata con Legge di Bilancio 2021 che ha esteso l’esonero contributivo fino al 31 dicembre 2029 con uno sgravio decrescente nel tempo. Secondo i dati INPS del Report sulle agevolazioni contributive, grazie a questa misura nei primi sei mesi del 2021 sono stati sottoscritti ben 592.000 contratti mentre le assunzioni agevolate nel 2020 sono state 730.478 con un aumento del 19,9% sul 2019. Questi numeri rappresentano un vero e proprio successo e dimostrano la necessità della proroga di questo provvedimento, autorizzata dalla Commissione europea solo fino alla fine di quest’anno. Per questa ragione ho presentato una interrogazione alla Commissione per chiedere che questo aiuto contributivo per il Sud Italia venga prorogato nel quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza Covid. Il Movimento 5 Stelle difende anche in Europa l’eredità del governo Conte a sostegno del lavoro e delle piccole e medie imprese”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.

ASILI NIDO, CALABRIA ULTIMA IN EUROPA. FERRARA (M5S): MAGGIORI INVESTIMENTI SUL POR 21-27

Comunicato stampa 19 novembre 2021

«È desolante la situazione calabrese presentata dal XII rapporto dell’Atlante dell’infanzia a rischio “Il futuro è già qui – Il mondo dei bambini di domani” di Save the Children». È il commento dell’eurodeputata Laura Ferrara che sui ritardi degli investimenti delle risorse europee in questo settore, da parte della Regione Calabria, ha depositato specifica interrogazione alla Commissione europea.

«In Calabria solo il 3% di bambine e bambini usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, un dato ben al di sotto della media nazionale che si attesta al 14,7%. Dati che non ci sorprendono – scrive in una nota la Ferrara – e che da tempo denunciamo anche alla luce dei gravi ritardi che la Regione Calabria ha registrato nell’ambito del programma operativo regionale plurifondo 2014-2020 e riguardante asili nido ma anche l’accesso all’educazione e alla cura della prima infanzia.

La Calabria non è solo maglia nera in Italia, registra, purtroppo, una delle percentuali peggiori d’Europa per quanto riguarda l’assistenza dei bambini di età inferiore ai 3 anni. Con gli obiettivi di Barcellona del 2002 la Commissione incoraggiava a migliorare l’accesso ai servizi per l’infanzia in modo da garantire, entro il 2010, un’assistenza per almeno il 33% dei bambini di questa fascia d’età, siamo nel 2021 e la Calabria non si è nemmeno avvicinata alla soglia minima per il raggiungimento di tale obiettivo».

«La buona notizia è che per la prima volta il Governo ha inserito i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) su asili nido nel disegno di legge di Bilancio 2022, risorse soprattutto per i Comuni svantaggiati e destinate a crescere anche grazie a fondi del Pnrr. Motivo per cui la Calabria, ultima in tutte le classifiche, ne potrebbe e dovrebbe usufruire. Il risvolto della medaglia è che storicamente la Calabria non si è mai distinta per importanti investimenti, anche di risorse europee, in questo ambito. Come segnalava la Commissione europea in una precedente risposta ad una interrogazione, a valere sul Fesr era prevista una spesa di 2,5 milioni per investimenti nelle infrastrutture: costruzione o ammodernamento degli edifici adibiti ad asili nido. Cifra decisamente esigua e di questi, ad aprile 2020, solo 250 mila euro furono effettivamente erogati. Per quanto riguarda il FSE considerati i ritardi nell’avanzamento della spesa certificata non è da escludere che vi possa essere il rischio di un’importante perdita delle risorse da destinare a questi settori ed a questi obiettivi.

In relazione a ciò faccio una diretta richiesta al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, di affiancare agli investimenti nazionali una rivoluzionaria e ambiziosa programmazione delle risorse europee derivanti dalla Programmazione operativa regionale 21-27. Elaborare bandi che promuovano l’accesso all’educazione e alla cura della prima infanzia (ECEC) così da recuperare il gap con le altre regioni e offrire finalmente servizi e sostegni equi al resto d’Europa ai bambini calabresi ed alle loro famiglie» conclude Ferrara.

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