Tutela dei diritti fondamentali

UE, FERRARA (M5S): TROPPI DIRITTI NEGATI IN UNGHERIA E POLONIA, SERVONO SANZIONI

comunicato stampa 16.01.2020

“Serve un meccanismo europeo imparziale che, sulla base di indicatori obiettivi, sia in grado di offrire Paese per Paese, effettive e adeguate modalità di monitoraggio e intervento, sia per la prevenzione delle violazioni gravi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali, sia per l’applicazione di sanzioni efficaci quando le violazioni siano state accertate”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara. 

“La risoluzione approvata dal Parlamento europeo difende i valori comuni su cui si fonda l’Unione europea, negati oggi in Ungheria e Polonia. Lo Stato di diritto rappresenta il baluardo del rispetto delle libertà civili e dei diritti fondamentali, in un contesto di separazione e limitazione dei pubblici poteri. Da anni si discute di violazioni dei valori europei in diversi Stati Membri, ma la procedura prevista dall’art. 7 è lontana dall’offrire un rimedio efficace. Le difficoltà nel conseguire le maggioranze richieste per l’adozione di sanzioni rendono questo procedimento  sostanzialmente non funzionante allo scopo che si prefigge. Lo sa bene anche Orban che, sicuro della propria impunità, continua con la sua deriva autoritaria ai danni dei cittadini ungheresi”, conclude Ferrara.

UE, FERRARA (M5S): STATI EUROPEI ADOTTINO MISURE DI PREVENZIONE CONTRO ODIO E RAZZISMO

comunicato stampa 11.02.2020

“Fenomeni come antisemitismo, razzismo, xenofobia, omofobia ed altre forme di intolleranza destano allarme sociale in diversi Stati Membri. Pregiudizio e odio si diffondono sia online che offline e, purtroppo, le Istituzioni europee e molti Stati membri fanno troppo poco per proteggere singole persone e gruppi sociali da queste forme di discriminazione e violenza”, così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara durante il dibattito in plenaria su come reagire all’aumento di antisemitismo, razzismo e odio nell’UE. 

“È necessario che l’Unione europea e gli Stati membri adottino iniziative e misure di prevenzione, educazione e sensibilizzazione, soprattutto per i più giovani, in merito ai crimini e discorsi di incitamento all’odio. La maggior parte di essi non viene ancora denunciata e perseguita in modo adeguato, diverse condotte rimangono impunite, con gravi ripercussioni sulla protezione e sostegno alle vittime. È nell’interesse generale dell’Europa invertire questa tendenza, migliorando l’accesso alla giustizia ed uniformando la legislazione di contrasto”, conclude Ferrara.

UNGHERIA, FERRARA (M5S): COMMISSIONE UE APRA PROCEDURA D’INFRAZIONE

comunicato stampa 19.05.2020

“Ancora una volta dall’Ungheria di Orban arriva una legge liberticida. La decisione di vietare la registrazione del cambiamento di sesso nello stato civile nega un diritto che nel 2020 non dovrebbe mai essere messo in discussione. Non è Orban a dover stabilire l’orientamento sessuale di un cittadino, ma lui stesso in piena libertà e indipendenza. Un Paese dell’Unione europea non dovrebbe mai minacciare l’identità personale dei suoi cittadini. Riteniamo dunque che ci possano essere gli estremi per considerare l’apertura di una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea. Quante altre negazioni di diritti e libertà dovremo d’altronde assistere in Ungheria prima di prendere decisioni dure contro Orban? L’incapacità del Consiglio di applicare l’articolo 7, così come più volte raccomandato dal Parlamento europeo, compromette l’integrità dei valori comuni europei, la fiducia reciproca e la credibilità dell’Unione nel suo complesso”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara.

GEORGE FLOYD, FERRARA (M5S): VINCERE BATTAGLIA CULTURALE CONTRO RAZZISMO

comunicato stampa 17.06.2020

“La brutale uccisione di George Floyd ha sollevato in tutto il mondo un’onda di indignazione, protesta e rabbia. Quanto accaduto non è purtroppo un episodio isolato e di fronte alla violenza del razzismo non si può restare indifferenti né si può sottovalutare un fenomeno evidentemente ancora molto preoccupante. Nelle diverse componenti pubbliche e private delle nostre società esiste un intollerabile razzismo strutturale che mina la dignità umana e l’eguaglianza nell’esercizio dei diritti fondamentali. Nella lotta contro questo fenomeno abbiamo delle battaglie da vincere, da quella culturale contro ogni forma di pregiudizio verso gruppi sociali a quella politica per garantire a tutti il godimento pieno dei diritti in materia di lavoro, istruzione, sanità, giustizia, partecipazione politica e sociale: è questa la risposta ad ogni forma di disparità di trattamento che si attende dalle Istituzioni dell’Ue degli Stati membri”, così in aula al Parlamento europeo l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara.

BIELORUSSIA, FERRARA-CASTALDO (M5S): LIBERARE SUBITO KOLESNIKOVA, UE INTERVENGA 

comunicato stampa 8.09.2020

“La scomparsa di Maria Kolesnikova, una delle principali leader dell’opposizione bielorussa, è un fatto che non può essere ignorato o tollerato. A poche decine di chilometri dal confine europeo molti esponenti dei partiti di opposizione vengono arrestati, le proteste vengono represse con la violenza, vengono eseguiti arresti di massa e si negano i più elementari diritti civili. Abbiamo presentato una interrogazione alla Commissione europea nella quale chiediamo quali misure o sanzioni intenda adottare per far cessare tale violenza e promuovere il rispetto dei diritti umani da parte del governo bielorusso. Bisogna sollecitare con le armi della diplomazia nuove elezioni nel rispetto dei più elevati standard internazionali e liberare immediatamente tutte le persone detenute per motivi politici, arrestate sia prima sia dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto. Kolesnikova deve ritornare libera”, così in una nota congiunta gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara e Fabio Massimo Castaldo.

UE, FERRARA (M5S): MECCANISMO DIFESA DIRITTI CITTADINI È BASE PER NUOVA EUROPA

comunicato stampa 26.11.2020

“L’Unione europea si fonda su comuni valori e diritti fondamentali che costituiscono la base giuridica e politica di società pacifiche ed inclusive. Nessuno Stato Membro è esente da minacce, ma gli strumenti per prevenire, correggere e sanzionare gli attacchi allo Stato di diritto, alla democrazia e ai diritti fondamentali, si sono rivelati spesso inadeguati. È necessario un meccanismo di monitoraggio e di valutazione imparziale Paese per Paese, diretto a contrastare le violazioni dei valori su cui si fonda il progetto europeo, così come richiesto nella relazione sulla Situazione dei diritti fondamentali nell’UE 2018 e 2019, approvata con i voti favorevoli del Movimento 5 Stelle. Questo meccanismo di difesa dei diritti dei cittadini rappresenta la base della nuova Europa che stiamo contribuendo a edificare”, così in una nota Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Il pieno godimento dei diritti sociali, politici ed economici rimane problematico per i gruppi più vulnerabili e non può prescindere dalla lotta alla disoccupazione, disuguaglianze di genere, discriminazione, povertà, intolleranza, xenofobia, disparità di accesso a beni e servizi, corruzione, criminalità organizzata e terrorismo. È imperativo dell’Unione europea porre al centro della sua azione la dignità umana e i diritti fondamentali, affinché il pieno sviluppo della persona contribuisca a rafforzare la democrazia, la libertà e la coesione delle nostre società”, conclude Ferrara.

ABORTO, FERRARA (M5S): UE TROPPO TIMIDA CON POLONIA, ATTIVARE PROCEDURA INFRAZIONE

comunicato stampa 9.02.2021

“L’Unione europea è troppo timida con la Polonia che, vietando di fatto l’aborto, attacca i diritti fondamentali, lo Stato di diritto e valori stessi dell’UE. Non è possibile che nel 2020, in un Paese membro dell’Unione europea, sia messa in discussione una pratica sanitaria necessaria a garantire la salute della donna. Il rischio vergognoso di questa legge è quello di favorire pratiche di aborto clandestine, pericolose per la salute delle donne. Molte donne polacche inoltre potrebbero essere costrette ad andare all’estero con inevitabili drammi, tragedie e traumi. L’accesso all’aborto non deve diventare una questione di classe sociale. Per tutelare le donne polacche, l’Unione europea non deve escludere la procedura per violazione grave e persistente allo Stato di Diritto e alla democrazia. Il Movimento 5 Stelle sostiene le manifestazioni pacifiche dei cittadini polacchi”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara.

OMOFOBIA, FERRARA (M5S): SUI DIRITTI ITALIA NON SIA FANALINO DI CODA IN UE, APPROVARE DDL ZAN

comunicato stampa 17.05.2021

“L’Italia non può essere fanalino di coda in Europa, assieme a Polonia e Ungheria, nella difesa dei diritti dei cittadini. Per questa ragione va approvato senza ulteriori indugi il ddl Zan che tutela in modo chiaro la comunità LGBTQ dagli attacchi d’odio e dalle discriminazioni che purtroppo dilagano nella nostra società. Spiace vedere che i diritti dei cittadini siano diventati oggi il terreno di scontro di una battaglia ideologica fra partiti, quando invece è proprio compito della politica dare una risposta ai problemi dei cittadini e difendere i soggetti più vulnerabili, come le vittime di omofobia. Approvando il ddl Zan l’Italia si allineerebbe, inoltre, alle grandi democrazie occidentali e indicherebbe la rotta all’Unione europea che deve puntare a diventare uno spazio, riconosciuto in tutto il mondo, libero da odio e discriminazione. Costruiamo insieme un futuro con più diritti”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara nella giornata internazionale contro l’omofobia.

UE, FERRARA (M5S): BENE PARLAMENTO EUROPEO CHE RICONOSCE SALUTE SESSUALE COME DIRITTO UMANO

comunicato stampa 24.06.2021

“Finalmente, otto anni dopo il primo tentativo, il Parlamento europeo approva una risoluzione sulla situazione della salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nell’UE e riconosce che i diritti sessuali e riproduttivi vanno considerati come inscindibili dal conseguimento di altri diritti fondamentali dell’individuo. Gli Stati Membri devono assicurare e garantire adesso l’accesso completo e universale ai diritti sessuali e riproduttivi e ai relativi diritti, compreso l’accesso a un aborto legale e sicuro. Il Parlamento chiede inoltre alla Commissione europea di monitorare costantemente il rispetto dei diritti delle donne e di non esitare a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per condannare con forza e contrastare il regresso nei confronti della salute sessuale nell’UE. Siamo orgogliosi di aver contribuito con il nostro voto a far respingere tutti gli emendamenti presentati da PPE ed ECR che avrebbero portato l’Europa a una regressione medievale come sta avvenendo in Polonia e Ungheria. Questa risoluzione guarda invece al futuro nel pieno rispetto dei diritti delle donne”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento Stelle, in una nota.

APPLICAZIONE LEGGE 194. FERRARA (M5S) INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA

Comunicato stampa 03.07.2021

«La risoluzione sulla situazione della salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nell’Ue, approvata nei giorni scorsi al Parlamento europeo, afferma che questi diritti fondamentali delle donne non possono essere in alcun modo indeboliti o revocati e che anzi va garantito l’accesso all’aborto legale e sicuro in tutti i Paesi Ue, frenando l’abuso dell’obiezione di coscienza». L’eurodeputata Laura Ferrara, in seguito all’approvazione della risoluzione che riconosce che i diritti sessuali e riproduttivi vanno considerati come inscindibili dal conseguimento di altri diritti fondamentali dell’individuo, interviene sulle criticità dei servizi di interruzione volontaria della gravidanza in alcune regione italiane, in particolare Calabria e Umbria.

«Le violazioni della salute sessuale e riproduttiva delle donne rappresentano una forma di violenza e ostacolano il progresso verso la parità di genere – scrive la Ferrara -. Per tali motivi la vita e i diritti delle donne sono messi a repentaglio dalla prassi comune in alcuni Stati membri che consente al personale medico, e talvolta a interi istituti medici, di rifiutarsi di fornire servizi sanitari sulla base della cosiddetta obiezione di coscienza. Per quanto riguarda l’Italia e, nello specifico, alcune regioni quali la Calabria e l’Umbria, dall’analisi dei dati più recenti si evidenzia l’elevato numero di obiettori di coscienza operanti tra le categorie sanitarie impiegate nei servizi di interruzione volontaria della gravidanza. Ciò va ad incidere negativamente sull’accesso delle donne ad un aborto sicuro e legale, limitandone di fatto il diritto alle scelte riproduttive e alla salute.

Alla luce di ciò e per una migliore e completa applicazione della legge 194, che in Italia regola l’interruzione volontaria della gravidanza, ho interrogato la Commissione europea affinché avvii un monitoraggio sull’applicazione dei servizi di IVG in Italia e, nello specifico, delle criticità persistenti in Regioni quali Calabria e Umbria».

«Il Movimento 5 stelle – conclude l’eurodeputata – è orgoglioso di aver contribuito col proprio voto a far respingere tutti gli emendamenti presentati da PPE ed ECR che avrebbero portato l’Europa a una regressione medievale come sta avvenendo in Polonia e Ungheria. Questa risoluzione guarda invece al futuro nel pieno rispetto dei diritti delle donne, diritti che anche nel nostro Paese devono trovare piena tutela per questo mi auguro che la Commissione europea dia seguito alla Risoluzione chiedendone il rispetto agli Stati membri».

UNGHERIA, FERRARA (M5S): BASTA SOLDI DEGLI ITALIANI AL SATRAPO ORBAN

comunicato stampa 8.07.2021

“L’Unione europea ha speso nel 2018, secondo gli ultimi dati disponibili, ben 6,3 miliardi di euro per progetti e investimenti in Ungheria, una somma pari al 5% della sua economia. Una parte di questi fondi proviene dalle tasse dei contribuenti italiani. Orban ritiri l’odiosa legge anti-LGBTQI oppure noi diremo basta: gli italiani non devono e non vogliono contribuire al degrado morale e al razzismo omofobo del satrapo Orban. Per questa ragione non possiamo che apprezzare la risoluzione approvata dal Parlamento europeo che chiede anche che la Commissione e il Consiglio esaminino attentamente tutte le misure illustrate nel progetto di piano per la ripresa e la resilienza dell’Ungheria e lo approvino solo se è accertato che non favorirà l’attuazione della legge contro la comunità LGBTQI. Dobbiamo evitare che i fondi europei contribuiscano alla violazione dei diritti fondamentali in Ungheria e, aggiungo, anche in Polonia. Le recenti dichiarazioni del vice ministro della Giustizia polacco, Michal Wos, che ha annunciato che sta lavorando a un progetto di legge per vietare la ‘propaganda gay’, seguendo il modello negativo di una legge russa, non lasciano presagire nulla di buono. L’uguaglianza e la non discriminazione sono valori e diritti fondamentali nell’UE inclusi nei trattati e nella Carta dei diritti fondamentali”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.

UE, FERRARA (M5S): VIOLENZA DI GENERE SIA REATO RICONOSCIUTO IN TUTTA EUROPA

comunicato stampa 15.09.2021

“La violenza contro le donne e ogni altra forma di violenza di genere, online e offline, rappresenta una delle più diffuse ed impunite violazioni dei diritti e libertà fondamentali. Tra i fenomeni sociali più nascosti, la sua gravità è tale da essere anche causa di mortalità e invalidità. Il riconoscimento della violenza di genere come nuova sfera di criminalità consentirà di contrastarla più efficacemente su basi giuridiche comuni in merito alla definizione di reati e sanzioni. Oltre ad un quadro legislativo maggiormente armonizzato sugli aspetti relativi al perseguimento dei colpevoli, prevenzione, omissione di denuncia, protezione delle vittime, sostegno e risarcimento, occorrono azioni mirate sul piano sociale ed economico per non aggravare, come avvenuto nel corso della pandemia, le disuguaglianze. Porre fine ai danni e alle sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, così come alle discriminazioni e disparità di trattamento basate sul genere, deve essere una battaglia di civiltà a cui nessuno deve sottrarsi”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.

POLONIA, FERRARA (M5S): DA MORAWIECKI DISCORSO INCENDIARIO, UE BLOCCHI I FONDI

comunicato stampa 19.10.2021

“Anziché tendere la mano all’Unione europea, l’intervento di Morawiecki al Parlamento europeo si è contraddistinto per i toni incendiari che vanno respinti al mittente. Per noi la misura è colma. Senza il rispetto dello stato di diritto e una riforma che tuteli l’indipendenza della magistratura e la piena libertà dei media la Commissione europea deve bloccare sine die il piano Next Generation EU della Polonia. I soldi dei cittadini italiani, francesi, spagnoli e tedeschi non possono finanziare i regimi illiberali che calpestano i diritti fondamentali dei cittadini”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota

“Anziché rispondere nel merito, nel suo intervento al Parlamento europeo il premier Morawiecki si nasconde dietro una retorica vuota e il tipico frasario dei sovranisti. È vero, l’Unione europea non è uno Stato ma è una comunità che condivide gli stessi valori: libertà, democrazia, stato di diritto, rispetto delle minoranze, valori che ogni giorno vengono calpestati o negati in Polonia. La Commissione attivi senza indugio il meccanismo di condizionalità e blocchi anche i fondi ordinari dell’Ue. Non si scherza con i principi fondamentali dei cittadini polacchi che sono, lo ricordiamo ancora una volta, cittadini europei e per loro portiamo avanti questa battaglia”, conclude Ferrara.

VIOLENZA SU DONNE, FERRARA (M5S): TUTTI GLI STATI UE RATIFICHINO CONVENZIONE ISTANBUL

comunicato stampa 25.11.2021

“La violenza contro le donne rimane una delle più diffuse e gravi violazioni dei diritti umani. Le sofferenze e le conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica, nella sfera pubblica e privata, sul piano economico e lavorativo, si amplificano in condizioni di vulnerabilità, crisi umanitarie e con l’attuale pandemia. Femminicidio, tratta, mutilazioni genitali, abusi e molestie sessuali online e offline, sono solo alcuni dei fenomeni attraverso cui si manifestano i comportamenti violenti, ai quali non è estraneo il contesto familiare. L’atteggiamento degli Stati membri che mettono in discussione la Convenzione di Istanbul, ritardandone la ratifica e l’attuazione o manifestando volontà di recedere, va condannato. Questo vanifica gli sforzi nell’Ue per ampliare le azioni rivolte a prevenire la violenza di genere, rendere agevole la protezione e l’assistenza delle vittime, la denuncia e il perseguimento dei colpevoli. Gli obiettivi della Convenzione rappresentano una sfida prioritaria da vincere in campo legislativo, sociale e culturale per contrastare la violenza contro le donne e affermare i loro diritti fondamentali”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.

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